Mai "sermoni d'odio"
Fermo | L'imam Abdella Labdidi ha aperto oggi alla stampa le porte della moschea della cittadina.
Per ribadire di non avere mai pronunciato 'sermoni d' odio' -cosa che ieri ha riportato il Corriere dela Sera - Abdella Labdidi l' Imam di Fermo ha aperto oggi, le porte della moschea della cittadina marchigiana, alla stampa, permettendo l'ingresso in un appartamento nel quartiere periferico di Molini Girola.
Labdidi, un marocchino trentacinquenne che vive da 12 anni in Italia, con la moglie e due figli piccoli -nati in Italia-, che sta avviando un' attività commerciale nella zona, ha fatto vedere ai giornalisti l'ambiente dove i musulmani del fermano si riuniscono in preghiera e le aule della scuola domenicale di arabo per i bambini, "utilizzate anche per le lezioni di lingua italiana per le donne" e per le attività della comunità islamica locale.
Una moschea - ha sostenuto - che, lungi dall' essere un luogo di incitamento alla guerra santa e al terrorismo, è anche un luogo di iniziative per favorire l' integrazione.
L'Abdella Labdidi ha anche mostrato il filmato della predica di fine Ramadan e ha illustrato alla stampa la sua posizione, ha infatti spiegato :"Per noi la religione è il comportamento e bisogna comportarsi bene sia nei confronti dei fratelli musulmani sia nei confronti di persone di altre fedi. E chi si comporta meglio, il migliore dei musulmani, è colui che aiuta gli altri. Tutti gli uomini sono uguali e queste non sono parole mie ma del profeta Maometto, per il quale tutti gli uomini sono creature di Dio. La nostra è una religione di misericordia, gioia, pace, fratellanza e in quanto tale incompatibile con le frasi che mi sono state attribuite".
Labdidi è, personalmente, "contro tutte le guerre e contro tutti gli atti di terrorismo, in Afghanistan, in Iraq e a Istanbul. Non penso però che questo giustifichi il portare la guerra ad altri Paesi, anche se qui entriamo nel campo dei diritti internazionali". Comunque, nella predica presa in esame, "non ho parlato di questo. Di solito evito argomenti 'politicì, in particolare per il Ramadan, che per noi è un periodo di purificazione. Ho parlato in generale del fatto che, secondo la nostra religione, quando le cose ti vanno bene, ringrazi Dio e quando vanno male, devi avere pazienza".
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01/12/2003
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Kevin Gjergji