Turismo nel sistema regionale: valutazione dell'offerta nei nuovi scenari italiani e europei
| ANCONA - Programma per il 2005 e iniziative finanziare da adottare per promuovere il turismo nelle Marche.
di Andrea Carnevali
Il turismo è la prima industria italiana; fuori dellItalia non ci conoscono con il nome delle località; nessuno andrebbe nella località di se non fosse inserita nello sviluppo del settore specifico che si chiama Turismo marino, sportivo, naturalistico o dei parchi, gastronomico, darte e quindi nel "pacchetto Italia". Il settore italiano è maturo; cè turismo perché ormai è aperta la gestione grazie ad operatori di settore che hanno raggiunto una buona qualifica per la ristorazione e il settore alberghiero.
Si dovrà pensare a dare l'opportunità di commercializzare le Marche ai Tour Operator ed inserire le località nei pacchetti turistici che costituiscono lofferta. In questo ancora c'è molto da fare per promuovere la nostra presenza culturale, perché la cultura può valorizzare leconomia e leconomia a sostegno della cultura. Un terreno sul quale lapporto dellIstituto Italo Cinese può essere fondamentale, soprattutto per i nuovi flussi turistici.
Gli stessi flussi turistici sono cambiati grazie anche al supporto tecnologico ed informativo di Internet, alla ricerca di dati sui Paesi che si affacciano nel mercato del turismo globale. Anche se è da sottolineare che al flusso annuale in Italia di turisti stranieri, si contrappone ad un crescente flusso in uscita di italiani che trascorrono le proprie vacanze all'estero. Le indicazioni riportate possono servire all'identificazione di un quadro complessivo, essenzialmente di natura macroeconomica. Vi è, infatti, una molteplicità di fattori che rendono problematica la valutazione della domanda e dell'offerta di mercato e dei consumi turistici. Da un lato, il turismo si differenzia in tipologie diverse così come, d'altro canto, sono molteplici le voci, pubbliche e private, che operano nel settore.
Le indagini di ricerca hanno evidenziato il forte squilibrio nella distribuzione territoriale del turismo. I flussi più rilevanti sono sul piano della disponibilità rivolti verso le risorse paesaggistiche, culturali e storiche, mentre c'è assenza o insufficiente di attenzione per i siti "minori". Le referenze dei siti turistici sono state valutate per una metodologia di approccio da applicare a zone territoriali definite e, quindi, utile a comprendere l'interesse turistico di un sito e la consistenza dell'offerta.
La creazione di nuovi avvenimenti può rappresentare un motivo di rilancio, quando non addirittura di lancio, di località finora ai margini delle grosse correnti turistiche. Tali eventi possono avere un collegamento con la storia e la cultura locale, riscoperta di tradizioni storiche o culinarie, ma possono anche essere legati ad elementi di richiamo più generalizzati, come premi letterari o grandi eventi sportivi, festival canori o cinematografici e ecc. Tuttavia, tenendo conto delle specificità della nostra materia prima, fondata sul patrimonio storico culturale ambientale, potranno essere sviluppate forme turistiche attualmente ritenute di nicchia.
Per poter diventare competivi a livello europeo è necessario ridurre l'aliquota Iva a carico delle strutture ricettive. Quella in vigore in Italia (10%) è nettamente superiore alla Francia (5%), alla Spagna (7%), alla Grecia (8%). Il fondo di cofinanziamento della leggge 135/01 assegna alle Marche per il 2005 solo il 50% (1.476.112,04) di quanto riconosciuto nella 2004 (3.030.604,03).
Vengono anche dimezzati i fondi a favore dei progetti interregionali dei Sistemi Turistici locali.
La Regione ha liquidato agli operatori turistici, quasi 8 milioni e 500 mila euro della Ue (Doocup Ob.02) per le ristrutturazioni e gli ammodernamenti degli immobili. Ha finanziato123 nuove strutture con la legge regionale 33/91, utilizzando 3 milioni e 700 mila euro che hanno favorito investimenti per oltre 38 milioni di euro. Nel bilancio regionale regionale 2005 sono previsti ulteriori risorse per 1 milione di euro che consentiranno altri 10 milioni di euro di investimenti di riqualificazione delle strutture ricettive marchigiane.
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14/12/2004
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