Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Marinozzi con il ghiaccio riporta gente a Servigliano

Servigliano | Mai così tanti teenagers nella piazza del “comune accessibile”, in tantissimi da tutta la Valtenna

di Simone Menin

Pista sul ghiaccio nel centro storico di Servigliano

Mentre in piazza la gioia era visibile nei volti di giovani ed anziani di qualsiasi età, noi ci ritagliavamo uno spazio per intervistare il sindaco Marinozzi, protagonista del rinnovamento di Servigliano, persona nota perchè ha reso la sua cittadina conforme alle norme per l’accessibilità.

- La pista di pattinaggio che abbiamo allestito - afferma il sindaco di Servigliano - è diversa dalle altre allestite vicino ai centri commerciali, ai campi sportivi perchè inserita in un contesto di centro storico. All’interno della realtà del centro storico diventi parte di un evento e protagonista di quell’evento -


Chi e come organizza questo evento?
- L’associazione che ci supporta è l’associazione “Insieme” di Porto San Giorgio, con i quali rappresentanti abbiamo instaurato questo rapporto di collaborazione pensando di portare a Servigliano questo “Ice Park” [trad.: parco di ghiaccio]. Le piste nelle Marche sono cinque. Le altre sono situazioni che cercano di creare un’alternativa...

Di importanti ce ne sono una per provincia. Una è situata a Pesaro, una a Fabriano, una a Civitanova, una ad Ascoli ed una a Servigliano. Sono le vere piste del ghiaccio, fatte con i crismi di una pista del ghiaccio, con le serpentine adeguate, (...) la nostra è l’unica nelle Marche patrocinata dalla Federazione Italiana Sport sul ghiaccio ed in effetti, proprio in virtù di questo patrocinio noi abbiamo avuto per tre giorni gli atleti della Federazione.

Loro hanno inaugurato la pista, hanno dato sfoggio delle loro abilità tecniche ed artistiche (...). Questi atleti torneranno l’ultimo dell’anno e festeggieremo con loro l’arrivo del 2007. L’idea della pista nasce da un progetto ben più ampio rispetto alla pista. E’ un progetto di riqualificazione dei centri storici. Io credo che si debba cambiare leggermente la politica fermana sul turismo: non bisogna pensare che il turismo deve essere incentivato solamente aumentando di qualche unità gli ombrelloni nelle località costiere, bisogna fare qualcosa in più.

Oggi il turismo cerca le particolarità uniche e tipiche del territorio ed allora non si può non affrontare la riqualificazione dei centri storici, in un territorio che profuma di arte, di storia, di cultura. Proprio perchè questo territorio esprime queste grandi eccellenze bisogna iniziare a raccontare al mondo che esiste. Il territorio fermano è un territorio che non ha nulla da invidiare a nessuno, anzi, sono altri che possono invidiare questo territorio.

Noi purtroppo delle volte non ce ne rendiamo conto ma quello che per noi è normalità per gli altri sono cose eccezionali. In virtù di questo bisogna cominciare a “consumare” il territorio. Bisogna cominciare a portare in giro un pezzo del nostro territorio raccontandolo al mondo. Noi fino ad oggi, allontanandoci dal territorio fermano ci siamo portati dietro solo il nostro dialetto perchè lo sappiamo parlare e invece bisogna portare qualcosa in più.

Questo è un territorio la cui complessità è già di per se un evento: basterebbe solo spolverarlo, valorizzarlo, tutelarlo, arricchirlo e raccontarlo. Noi abbiamo portato un prototipo serviglianese che per me è un prototipo vincente. Noi come amministrazione di Servigliano ci siamo insediatati nel Giugno 2004. Abbiamo fatto un primo periodo di ricognizione di quello che è il patrimonio storico e culturale che avevamo, poi ci siamo adoperati giorno e notte per cercare di trovare le risorse necessarie a trasformare la nostra idea in un progetto e a trasformare il progetto in un’opera.

Abbiamo quindi, grazie ai fondi dell’ambiante prima e alla sensibilità dell’amministrazione regionale poi, ristrutturato il centro storico, ristrutturato completamente Piazza Roma e ristrutturato le facciate del centro storico di Servigliano. Servigliano ha presentato un progetto in Regione Marche per i centri commerciali naturali e questo progetto non solo è stato finanziato dalla regione ma è stato presentato dalla regione come modello alla riunione a Venezia.

E’ stato presentato come “modello simbolo delle Marche” quindi ora è come se avessimo grandissimo quadro d’autore in casa ma che nessuno conosce quindi noi lo abbiamo spolverato, lo abbiamo sistemato ed ora cominciamo la seconda fase, che è quella di raccontare al mondo che esiste un mondo meraviglioso ed allora sono necessari appuntamenti importanti come la pista del ghiaccio ed appuntamenti culturali.-

La pista del ghiaccio ha richiamato soprattutto teen agers che in piazza a Servigliano non si erano mai visti.
- Esatto, questo è molto importante perchè con questo lavoro noi abbiamo trasformato il centro storico di Servigliano in un teatro naturale che come tetto ha il cielo e come cornice lo splendido ed unico esempio di urbanistica ed architettura serviglianese. La città ideale, la “civitas perfetta”, è questa, la città del Papa, Papa Clemente XIV che ha voluto Servigliano con un chirografo [sign.: documento autografo] del 1772. I lavori di inizio di costruzione del Castello di Servigliano sono iniziati nel 1773 e il Papa ha incaricato Virginio Bracci, architetto del tempo, di iniziare un progetto per la costruzione del paese. E’ quindi un esempio di architettura ed urbanistica di una città settecentesca costituita su un progetto va valorizzata ma questo territorio non ha solo Servigliano, il territorio fermano ha tante ricchezze però vanno valorizzate perchè il turismo si valorizza aumentendo l’interesse verso le cose uniche e tipiche che sono i piccoli centri storici.


Con il sindaco Saturnino Di Ruscio si trova d’accordo in questo tipo di visuale?
- Io con il sindaco della città capoluogo ho un ottimo rapporto. Direi che la collaborazione che c’è fra noi e la città capoluogo è una collaborazione attiva, una collaborazione importante. Quando ho pensato di portare la pista del ghiaccio a Servigliano, ho pensato anche di sentire la città capoluogo per dire che comunque noi volevamo fare questo evento e doveva essere un evento sposato da tutto il territorio fermano perchè Servigliano è il mezzo per valorizzare il territorio in questo momento e devo dire che il sindaco di Fermo ha subito capito la valenza di questa iniziativa e ha dato apporto affinchè questa fosse veramente l’iniziativa del fermano. Oggi in tanti eventi che nel calandario natalizio fermano si presenta, la pista del ghiaccio della provincia è questa ed è un volano turistico importante per l’intero territorio. Il successo dell’iniziativa è evidente, tanto che all’inizio siamo partiti pensando di portare a Servigliano 30.000 persone. Stando ai dati dei primi due giorni credo che questo dato verrà superato perchè già ne abbiamo avute tantissime. Tante persone che hanno pattinato, apprezzando il valore di un’iniziativa unica, hanno apprezzato il valore di un centro storico che merita veramente di essere raccontato a tutti.-


Ma come strutture ricettive, alberghi e alloggi, forse non siamo pronti per accogliere una simile quantità di persone, per pensare in futuro di ospitare una crescente affluenza anche nei confronti di persone che da altre regioni volessero passare dei periodi in estate da queste parti, per un periodo di relax e tranquillità fra le nostre colline... Come fare ad incrementare questa mancanza?
- Quello che lei dice è sicuramente vero però io credo che una amministrazione abbia il dovere di promuovere un territorio e di “creare l’occasione per...”, poi una volta che l’occasione è creata sta all’individualità e all’imprenditorialità di alcuni nel creare nuove strutture. E’ vero, questo è un territorio, specialmente il territorio dell’entroterra fermano, che non ha tantissime strutture ricettive però devo dire che sono in crescita. Io per esempio oggi ho visitato un agriturismo che non conoscevo, un agriturismo davvero tale, dove davvero si assaporavano i profumi della terra e quindi significa che comunque qualcosa stà cambiando e per far cambiare qualcosa, per cambiare il mondo, bisogna che gli amministratori facciano gli amministratori e sai che cosa significa fare l’amministratore? Significa saper coniugare le oggettive necessità di un territorio con le aspettative dei cittadini. Se si riuscisse veramente a fare gli amministratori con la “a” maiuscola cercando di far convivere le due cose sicuramente l’attività imprenditoriale potrà crescere. Noi come amministratori non abbiamo il dovere o l’impegno di creare alberghi, ristoranti, strutture ricettive. Noi abbiamo il dovere di far crescere un territorio, poi saranno gli imprenditori del posto che faranno le loro attività. L’esempio che stiamo vivendo adesso a Servigliano è una scommessa già vinta. Abbiamo avuto tantissimi ragazzi di ogni età che pattinano dalla mattina fino a mezzanotte di sera. Ciò significa che comunque il territorio viene calpestato e consumato da tanta gente.

Portare dei teen-agers a Servigliano è stata una sfida da parte vostra. In altre località dove ora c’è la pista di pattinaggio, come a Civitanova, i giovani ci sono in massa tutto l’anno ma a Servigliano no, quindi ciò ha comportato un duro lavoro...
- Questo sicuramente, anche perchè c’è una “fuga verso il nulla” da parte dei giovani. Io ho un termometro abbastanza caldo circa la situazione giovanile, io sto spesso insieme ai ragazzi, mi piace stare con loro e confrontarmi con loro perchè sono convinto che loro siano veramente la speranza del mondo però dobbiamo creare loro qualcosa, dobbiamo stimolarli. Il giovane va stimolato. Non va abbandonato a se stesso o lasciato veramente nella “fuga verso il nulla” e nella continua ricerca solo verso locali, discoteche, divertimenti. Questo non porta a nulla di concreto. Per evitare la fuga bisogna comunque cercare di far muovere il loro talento. Il talento che sta nei giovani è un talento inimmaginabile. Bisogna soltanto saper muovere le corde della loro anima per cercare di portare alla luce i grandi talenti dei giovani. Allora creare delle situazioni importanti come quella della pista del ghiaccio è fondamentale ma questo è solo un esempio. Noi ne faremo delle altre di iniziative per catturare l’attenzione dei giovani, perchè i giovani debbono rimanere e non debbono andare in giro a cercare chissacchè, a fare delle corse pazze con le automobili, a fare delle cose che sono molto distruttive per l’anima umana.

In quasi tutte le vallate delle Marche si sta cercando di unificare l’arte di saper fare un buon vino, di saper fare un olio pregiato, l’arte casearia. Si sta cercando di creare un network tale per cui il turista che viene dalle nostre parti si trovi già inserito in un contesto dove può comprare un pacchetto in cui acquista di tutto, questo tipo di turismo porta un importante accrescimento anche economico delle aziende locali. Lei cosa ne pensa?
- Credo che questa sia la sfida degli ultimi anni. Il turista adesso cerca qualcosa di diverso. Non esiste solo un turismo estivo balneare o un turismo invernale negli impianti sciistici. Il turista cerca qualcosa di tipico, di unico, qualcosa da riportarsi via e che comunque gli rimanga per sempre. La filiera a tal proposito è importante. E’ fondamentale. Poter visitare delle aziende che producono, vendono e trasformano è importante e allora sì che veramente il turista si immerge in un vortice e riesce veramente ad assaporare i nostri gusti. Questa nostra sociatà, che è una società magnificamente imperfetta, in quanto creata dall’uomo, che è l’esempio dell’imperfezione, viaggia ad una velocità che è dieci o venti volte superiore a quella dell’uomo, allora se noi non ci fermiamo un attimo a riflettere su quello che facciamo e a recuperare i veri valori della vita facciamo veramente una “corsa verso il nulla”. La riscoperta del buon gusto è la riscoperta che l’uomo/turista sta veramente andando in giro per trovare e allora queste grandi filiere le possiamo trovare nei piccoli centri perchè ora le nostre campagne profumano di costume, di storia e di arte e allora bisogna davvero valorizzarle.

Siamo passati dalla pista di pattinaggio alla storia di Servigliano, alle problematiche del mondo di oggi, quindi mi permetto di chiederle, come ultima tematica, se secondo lei la Chiesa Cattolica riesce a proporre una valida alternativa a quella che è la mancanza di obiettivi dei giorni d’oggi.
- Mah, io credo di si perchè storicamente comunque la nostra Chiesa Cattolica negli anni ha segnato delle pagine di storia da sempre. Credo che oggi ci sia un grande eco che ha fatto Papa Wojtyla e sicuramente lui è stato secondo me (e anche secondo il mondo) un uomo per certi aspetti unico e forse un uomo così non ce l’avremo più perchè il messaggio che ha lanciato è stato un messaggio che è partito dai giovani ma che poi si è esteso fino a tutte le generazioni. Ha portato gli altari fuori dalle Chiese. E’ andato incontro alla gente, è andato ad ascoltare le persone, a portare una speranza a tutti creando tantissime iniziative per il mondo, trovando migliaia e migliaia, milioni di ragazzi, gi giovani. Credo quindi che la strada che ha intrapreso Giovanni Paolo II sia stata una strada sicuramente vincente, una strada che creava delle forti alternative ai giovani. Dire che la Chiesa può essere un’alternativa per un giovane è una cosa forte, è una cosa che non mi piace. Non deve essere un’alternativa, deve essere un punto di riferimento. Non deve esserlo come struttura, perchè quando io dico Chiesa dico il mondo. La Chiesa non è soltanto il posto coperto dove si va a dire una preghiera o dove si ascolta la Messa. La Chiesa è la strada dove camminiamo il giorno, dove dormiamo la notte, dove ci svegliamo la mattina. La Chiesa deve essere dentro di noi per la riscoperta dei valori importanti della vita. Se non andiamo a riscoprire i sani valori della vita, questa società ci porta davvero in una “corsa verso il nulla”.

11/12/2006





        
  



4+5=

Altri articoli di...

Cronaca e Attualità

24/05/2011
Risparmi oltre il 40% per la pubblica illuminazione (segue)
21/05/2011
Conto alla rovescia per la “FESTA DEGLI INCONTRI” Si terrà il 28 maggio a Piane di Montegiorgio (segue)
11/05/2011
In marcia per la solidarità ’ SMERILLO – MONTEFALCONE 8° edizione (segue)
11/05/2011
Nuovo sportello di Equitalia Marche nella neonata provincia di Fermo (segue)
11/05/2011
Emergenza anziani e pensionati (segue)
01/05/2011
GMG 2011 A Madrid: a breve la scadenza delle iscrizioni (segue)
01/05/2011
“Le Province d’Europa si incontrano”: il 2 maggio un incontro sulla “Resistenza civile” (segue)
28/04/2011
25 APRILE in memoria di due giovani (segue)

Fermo

06/04/2007
An: "Vinceremo al primo turno" (segue)
06/04/2007
Fermana: festa insieme al Comune per la Promozione (segue)
06/04/2007
Concerto di Pasqua con il Trio Sabin (segue)
06/04/2007
Blitz del Corpo forestale: sequestrato anche il canile di Capodarco (segue)
06/04/2007
Parte il dizionario della cucina marchigiana (segue)
06/04/2007
Basket: l'Elsamec si rovina la festa (segue)
06/04/2007
Acquista la casa all'asta e la proprietaria si vendica avvelenandole le piante (segue)
05/04/2007
Due arresti per le rapine alle tabaccherie: ma i due sono già in carcere (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji