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“Quadrilatero”: numerose le osservazioni degli enti locali maceratesi

| MACERATA - Dall’incontro è chiaramente emersa un’ampia condivisione dell’esigenza di garantire che il “Pav” non espropri gli Enti locali dalle loro competenze di programmazione e gestione del territorio.


Sono state numerose le osservazioni che i rappresentanti dei Comuni maceratesi hanno formulato sul Piano di area vasta (Pav) collegato al progetto infrastrutturale della società “Quadrilatero”, intervenendo stamattina alla riunione che la Provincia ha convocato per formulare un parere congiunto in vista della conferenza Stato-Regione, in programma per la prossima settimana.

Dall’incontro è chiaramente emersa un’ampia condivisione dell’esigenza di garantire che il “Pav” non espropri gli Enti locali dalle loro competenze di programmazione e gestione del territorio.
Ora, in base anche alle relazioni tecniche elaborate dagli uffici della Provincia, i Comuni metteranno “nero su bianco” tutti i rilievi ritenuti opportuni e – nel giro di un paio di giorni – li trasmetteranno alla Provincia che, attraverso un lavoro di sintesi, stilerà un documento comune sul “Pav” della “Quadrilatero”, il cui testo verrà riesaminato in una nuova riunione.

“I tempi stringono – ha detto il vice presidente Donato Caporalini – per far sentire la voce del nostro territorio, con una posizione chiara e condivisa”.

La Provincia, che era rappresentata anche dagli assessori provinciali Dario Conti, Cesare Martini, Carlo Migliorelli, Giulio Pantanetti e Luigi Carlocchia, ha ribadito la volontà di contribuire a raggiungere gli obiettivi di miglioramento infrastrutturale dell’intero territorio provinciale, del resto già ampiamente dimostrati in passato attraverso l’iscrizione nel bilancio dei fondi necessari al proprio ingresso nella società “Quadrilatero”.

Ma, se da un lato tale volontà rimane ormai assodata, dall’altro sussiste l’esigenza che la Provincia e i Comuni partecipino attivamente all’individuazione degli obiettivi e non siano stravolti i loro Piani regolatori in vigore e il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptc).

La Provincia aveva già stilato, da parte sua, un documento, che ora dovrà essere integrato con le osservazioni dei Comuni, nel quale – tra l’altro – si evidenzia il rischio di un’accentuazione degli squilibri territoriali e la mancata previsione nella progettazione del “Quadrilatero” delle opere di collegamento viario tra le future infrastrutture e le aree già urbanizzate.

13/12/2005





        
  



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