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Nuovi scenari per le PMI grazie al potenziamento delle associazioni

Ascoli Piceno | Un modo per favorire le piccole e medie imprese del nostro territorio.

Gettate le basi per una costruttiva collaborazione tra le Associazioni Confapi delle regioni Marche, Abruzzo e Umbria. Si sono infatti riuniti nei giorni scorsi nella sede della Confapi di Ascoli il Presidente della Confapi Marche Giovanni Muratori, il Segretario Confapi Marche Nino Montemurro, il Presidente Confapi Api Impresa di Ascoli Piceno Francesco Caprioli, il Direttore Generale Roberto Corradetti, il dirigente Guido Galli, il Presidente di Api L'Aquila Luciano Mari Fiamma, il Presidente di ANIEM Marche Francesco Napolitano, il Segretario Confapi Abruzzo Pasquale Di Frischia, il Consigliere Api Pesaro Gianfranco Mattioli e il Presidente Confapi Umbria Gabriele Chiocci.


L'obiettivo primario delle Federazioni, emerso nel corso dell'incontro, è quello di agire in maniera strategica sulla base delle effettive esigenze delle diverse realtà locali con l'intento di far riconquistare alla piccola e media impresa un ruolo primario. Le strategie che le Federazioni Regionali adotteranno poggiano le basi sulla volontà di intraprendere concrete azioni nel settore delle progettazioni europee a valenza interregionale, di contribuire alla creazione di consorzi settoriali, di implementare gli incontri per gli scambi di sub forniture, esperienze e know-how e di avviare, inoltre, efficaci collaborazioni per la ricerca e l'innovazione nel campo dell'energia alternativa.


Si prospettano dunque nuovi interessanti scenari per il mondo delle piccole e medie imprese, nerbo dell'economia del nostro territorio che, grazie ad un'intesa interregionale delle Federazioni, gioveranno del potenziamento dell'associazione competente e, dunque, di un sostegno maggiore nel proprio raggio d'azione. Durante l'incontro è stato infatti ribadito che "lo sviluppo economico dell'Italia in generale e del Centro Italia in particolare, è stato sostenuto dal lavoro di migliaia di PMI e che pertanto tale tessuto economico non può oggi non essere sostenuto (...) e occorre addivenire a forme di sinergie operative per poter competere nei mercati mondiali".

13/12/2007





        
  



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