Un libro per recuperare la memoria storica di un periodo intenso per la città di San Benedetto. Una serie di interviste a personaggi che quegli anni li hanno vissuto da protagonisti. Stiamo parlando di "Le vie di Armandino" un volume scritto dalla giornalista Maria Teresa Antonelli ed edito dall'Associazione Culturale MareMosso. Gli anni in questione sono compresi nel decennio 1970-1980. Personaggi del calibro di Patrizio Patrizi, Renato Novelli, Pasquale Bergamaschi, Mario Montecchiari, Tonino Camiscioni hanno raccontato alla giornalista le loro esperienze di militanza in gruppi extra-parlamentari.

I loro momenti di contestazione forte, interrottisi bruscamente dopo la drammatica vicenda Peci. "Oggi la situazione sociale è più tranquilla- dice il Presidente dell'Associazione Mare Mosso Montecchari- ma purtroppo c'è da registrare un'assenza di vivacità in ogni ambito della vita pubblica, soprattutto si sente la mancanza di un movimento giovanile attivo e propositivo".

I temi principali sui quali s'incardina il libro sono la protesta di Lotta Continua durante i giorni che susseguirono all'affondamento del motopeschereccio Rodi; la vicenda della nascita della Copea, la prima cooperativa di marinai; gli incidenti che ci furono in città dopo il comizio dell'onorevole Grilli, esponente del Movimento Sociale Italiano.

"Il nostro punto di ritrovo abituale era la Rotonda- ricorda Camiscioni- mentre i borghesi si ritrovavano al Florian e noi li chiamavamo florianini. Ma oggi questi stereotipi hanno lasciato il posto al pragmatismo".

Nel volume ci sono alcune sezioni dedicate alle fotografie. Si vedono comizi, manifestazioni, momenti di vita vissuta insieme con la consapevolezza di fare qualcosa di irripetibile.

Il libro, che vede in copertina la foto di Arduino Vagnoni, il primo fricchettone di San Benedetto, è dedicato ad Armandino, un cane randagio che stazionava nella zona della Rotonda. Un cane libero, anticonformista ed anarchico, una vera mascotte per i ragazzi di quegli anni.

Alla presentazione sono previsti gli interventi di Renato Novelli, Goffredo Fofi e Massimo Rossi.