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Legambiente: "Senza scogli non avremmo avuto danni"

Porto Sant'Elpidio | Il circolo ambientalista di Porto S.Elpidio sulle distruttive mareggiate di questi giorni: "Se non ci fossero stati i lavori, non avremmo avuto danni, frutto di scelte sbagliate e leggere. Si convochi subito un tavolo tra Regione e Comune".

Il lungomare sud di Porto Sant'Elpidio: un pedalò e una barca ormeggiati sono finiti nella pista ciclabile

dal Circolo Legambiente di Porto Sant'Elpidio riceviamo e pubblichiamo una nota riferita ai disastri conseguenti alle mareggiate di questa settimana.

Come avevamo previsto, detto e sostenuto i lavori di difesa costiera non difendono e la condizione della costa peggiora. Succede da noi e succede sui restanti litorali della Regione. Alla ricerca di facili risposte e di un comodo consenso sono stati fatti interventi sbagliati. Ma ora nessuno se ne assume la responsabilità. Se qui da noi i lavori non fossero stati fatti la spiaggia restava come era da anni. Nel piano regionale delle coste del 2004 il litorale di Porto S. Elpidio era definito ottimale per l'assenza di urbanizzazione e delle scogliere. La improvvida esecuzione dei lavori di difesa costiera ed il nostro piano spiaggia del litorale sud hanno determinato il collasso della battigia e ingenti danni ai concessionari.

Con quel piano spiaggia abbiamo con un grave errore occupato un'area di battigia sulla quale inevitabilmente si abbatte ogni mareggiata. Le distruzioni non le fa il mare, sono il risultato di interventi sbagliati. Oramai è certo che le soluzioni finora adottate su tutti i litorali costituiscono, oltre al danno, un onere finanziario a questo punto insostenibile per una corretta pubblica amministrazione. Le decisioni da prendere sono altre.

Chiediamo che si apra immediatamente a Porto S. Elpidio ed in sede regionale un tavolo di verifica e concertazione per riflettere profondamente sulle politiche e sugli interventi fatti sulle coste. Al Presidente regionale Spacca diciamo, prima di chiedere maxi prestiti europei per le nostre coste, di sedersi intorno ad un tavolo con tutte le parti interessate comprese le associazioni ambientaliste. Chiediamo un cambiamento di indirizzo reso necessario dagli eventi, dai danni e dalle proteste.

Siamo del parere che le priorità non siano più scogliere, ripascimenti o pennelli. E' possibile fare altri interventi, diversificare le destinazioni di spesa con altre e diverse priorità. E' necessario darsi l'obiettivo della qualificazione di tutto il litorale per ottenere insieme la sicurezza delle coste ed il turismo di qualità.

14/12/2008





        
  



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