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CRONACA DI UN'ODISSEA

San Benedetto del Tronto | Quando il sistema si fa forte con i deboli ed è debole con i forti

di Sabrina Cava

Mi chiama un padre per raccontarmi quella che fin dalle prime battute mi appare come un’Odissea, stento a crederci e devo farmi ripetere la storia più di una volta.

Tutto ha inizio il 7 luglio 2013 quando una famiglia decide di venire al mare a San Benedetto del Tronto da un paese vicino, con il proprio bambino disabile.

Dopo un interminabile girovagare sotto il sole rovente, in automobile alla ricerca di un parcheggio e con il figlio che inizia a manifestare un certo disagio dovuto alla sua specifica disabilità, visto che non si trova un posto che sia uno, né sulle strisce blu né in quello riservato ai  disabili (per cui hanno il tagliando permanente), il papà decide di parcheggiare l’auto occupando parzialmente un posto disabili e le strisce diagonali davanti.

Erano certi di non essere in contravvenzione in considerazione del fatto che avevano  letto che,  una macchina col tagliando disabili non può essere multata, anche in divieto di sosta, purché non ostruisca il traffico, e la sua non ostacolava né procurava nocumento ad alcuno ( vd. Foto allegata).

Esiste infatti una precisa circolare dell’Aci che disciplina il corretto e consentito uso del contrassegno disabili che recitatestualmente  consente ai veicoli al servizio della persona disabile: (...) di parcheggiare (sosta) nelle zone di divieto o limitazione di sosta, purché il parcheggio non costituisca intralcio alla circolazione”.

Una circolare che trova la propria ispirazione in una Legge dello Stato,  il  Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503 : Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici, che all’Art 11 dal titolo Circolazione e sosta dei veicoli al servizio di persone disabili, che recita: Alle persone detentrici del contrassegno di cui all'art. 12 ( disabili) viene consentita, dalle autorità competenti, la circolazione e la sosta del veicolo al loro specifico servizio,purché ciò non costituisca grave intralcio al traffico, nel caso di sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica, di pubblico interesse o per esigenze di carattere militare, ovvero quando siano stati stabiliti obblighi o divieti di carattere permanente o temporaneo, oppure quando sia stata vietata o limitata la sosta".

Al rientro dalla spiaggia però la famiglia, trova puntualmente la multa.

Inizia l’Odissea che vi riporto come pura cronaca con le stesse identiche parole di chi me l’ha raccontata per averla vissuta e che ancora sta vivendo.

“Iniziamo a mandare allora  una seria di email (anche certificate) al Comune, ma tutti ci dicono di aspettare il verbale.

A ottobre (!) 2013 attenzione,  arriva il verbale e subito sentiamo un avvocato per rivolgerci al Giudice di Pace ma, con le nuove norme rivolgerci questo Giudice  costa più che pagare la multa così chiediamo formalmente al Comando della Polizia Municipale di togliere la multa con l'istituto dell'autotutela.

Mandiamo anche email certificate, ma non ci rispondono.

Aspettiamo ancora qualche giorno in attesa di qualche risposta ed il giorno 25 ottobre paghiamo la multa che nel frattempo è arrivata da 32,00 euro a 47,55”.

Veniamo ad oggi, è passato ben oltre un anno, siamo a dicembre 2014, ormai non ci si pensava più è ovvio.

Venerdì 12 dicembre 2014, a questa famiglia viene recapitata una lettera del Comune di San Benedetto "Comunicazione di avvio procedimento".

"Una lettera dove la mia auto viene individuata come Fiat Marea mentre è una Stilo, e questo sarebbe poco male se non fosse che vi si reclama il pagamento entro il 20 dicembre (!) della somma di euro 55,30 per una multa non pagata”.

Siccome una famiglia in cui è presente un figlio disabile grave forse non ha abbastanza problemi di suo, questo padre, che ovviamente non ha nulla di meglio da fare,  inizia la via crucis delle telefonate ai numeri di riferimento, ben tre, ai quali peraltro non risponde nessuno.

Alla fine si decide per un  un fax con l'attestazione di pagamento, sperando che la cosa finisca lì e invece stamattina, 15 dicembre il mio interlocutore, per mero scrupolo coscienzioso  riprova a chiamare e riesce finalmente a parlare con qualcuno.

E ora viene il bello, anzi il brutto, si scopre che siccome ha pagato il 25 ottobre, invece del 22 ottobre (sempre 2013), non aveva diritto allo sconto sulla multa ed invece di 47,00 euro doveva pagarne 58,00. Allora è fatta si dice questo signore, "vi pago 12 euro e la facciamo finita"

Manco per sogno invece perchè anche solo per un giorno la sanzione si raddoppia e quindi deve il doppio della sanzione, detratti i 47,00 euro e quindi deve ancora euro 55,30 e poi IMMEDIATAMENTE sennò parte la cartella esattoriale.

“Alle rimostranze sul fatto che mi sono stato avvisato con un anno di ritardo e con una scadenza immediata, mi rispondono che hanno fatto un favore a scrivermi e non erano dovuti, potevano anche fare partire subito la cartella esattoriale”. allora grazie!

Domanda- questo te lo hanno risposto i vigili?

Risposta –SI.

Pagare 100,00 euro, per una multa non dovuta ab origine, per aver parcheggiato un’ auto con tagliando disabili è proprio una beffa che il cittadino vive quasi come un sopruso.

Lo so, ora qualcuno risponderà “è la legge che recita così, non ci si può fare niente” del resto è la risposta che sbrigativamente è stata data.

Ma ora io mi chiedo dove sia la discrezionalità che i ligi vigili urbani adottano per i cittadini “sani”, quelli  che ogni mattina lasciano la propria auto, anche per pochi minuti non importa se è il principio che conta, davanti ai caffè alla moda per sorbire un cappuccino e mangiarsi il cornetto caldo. Non andava usata anche qui una sorta di tolleranza e discrezionalità?

La stessa discrezionalità che si usa per quegli automobilisti “normodotati” che parcheggiano impunemente su Piazza Pazienza i loro bei gingilli a 4 ruote?

Non si deve poi meravigliare il Comandante della Polizia Municipale se sui social ogni giorno appaiono post che dimostrano quanto i suoi uomini siano poco amati dalla cittadinanza, ( se vuole prenderne visione,  ho una cartella piena zeppa di fotografie di post fb che descrivono una situazione di esasperazione).

La percezione che si ha, non dico che sia realtà, dico la percezione che si ha è che, si sia ligi con i deboli e tolleranti  con i forti e questo non va bene, non rappresenta al meglio un’ Amministrazione che invece del sociale fa il suo fiore all’occhiello.

Questa famiglia insomma,  per Natale ha già ricevuto il suo regalo, accompagnato da un biglietto che suona come una  ciliegina sulla torta…In mancanza degli adempimenti suddetti l'importo sarà riscosso coattivamente con l'aggiunta delle maggiorazioni previste per il ritardato pagamento”.

O  forse Buzzi ha fatto scuola un po’ a tutti, ci diciamo a fine conversazione e i disabili  ( come altre categorie svantaggiate ) vanno bene solo quando sono un business. 

15/12/2014





        
  



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