Mandozzi: "Antonini neo presidente Start, un atto di arroganza da parte del centrodestra"
Ascoli Piceno | Il capogruppo provinciale dell'opposizione invita i sibdaci della Vallata a seguire l'esempio di Gaspari ritirando le proprie quote dall'azienda autotrasporti per protestare contro l'occupazione di tutte le cariche del CdA.
Emidio Mandozzi
Il Partito Democratico, infatti, non nasconde il proprio sdegno per l'elezione del nuovo presidente Alessandro Antonini, e con il nuovo CdA i cui cinque componenti sono tutti targati centrodestra, compreso Alessandro Spaccasassi, nominato anch'esso dalla premiata ditta Celani&Castelli.
"Un vero e proprio atto d'imperio, quello attuato dai "capi" del centrodestra locale - commenta il capogruppo PD del consiglio provinciale Emidio Mandozzi - che offende ed umilia non solo il centrosinistra ma un intero territorio, in particolare quello della Vallata del Tronto, e che mostra il vero volto di chi in questo momento sta governando la Provincia ed il Comune di Ascoli Piceno".
Secondo Mandozzi ci troviamo di fronte ad un potere che pensa impunemente di poter totalmente occupare forme di democrazia cristallizzate e, in quanto tali, metabolizzate dal popolo piceno, che per questo motivo attende di essere difeso da soprusi ed angherie come quelle perpetrate dal presidente della Provincia e dal sindaco di Ascoli.
"Non bastavano i danni prodotti dal "loro" Governo, verso il trasporto pubblico locale - così continua l'aspra critica di Mandozzi - i cui tagli si stanno negativamente riversando verso i cittadini e le amministrazioni locali. Si è pensato solo all'occupazione di posti e poltrone invece di puntare ad un CdA in grado di assolvere al meglio, come egregiamente aveva fatto quello uscente, al nuovo Piano di trasporto pubblico locale, al taglio di oltre 960 mila chilometri di tratte ed agli aumenti dei costi cui i cittadini rischiano di andare incontro".
Secondo il PD il centrodestra ha mancato di ogni minima, elementare forma di attenzione nei confronti del centrosinistra, cosa che invece non è accaduta - checché ne dicano Celani e Castelli - nel caso del rinnovo del CdA del Ciip, dove il centrosinistra, nonostante abbia messo in campo le proprie prerogative riguardo alla designazione del presidente, nella persona di Pino Alati, ha comunque salvaguardato la minoranza del centrodestra, tanto che nel Cda figura l'ex presidente Paolo Nigrotti.
Quanto verificatasi con il rinnovo del CdA della Start non può essere quindi semplicisticamente visto come un atto di "ritorsione" verso il centrosinistra per lo "sgarbo" ricevuto al Ciip, ma di mera occupazione del potere.
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16/12/2010
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