L'appello di Calvaresi ai Consiglieri del Piceno
Ascoli Piceno | No secco ad altre deroghe festive con la nuova legge regionale.
C'è molta preoccupazione tra gli operatori commerciali della Provincia di Ascoli Piceno, per la modifica della Legge Regionale n.26 sul commercio che, sembrerebbe essere alle battute finali con la già avvenuta approvazione da parte della III Commissione e la discussione, proprio oggi, (mercoledì 17 Dicembre) in Consiglio Regionale. Sebbene la normativa sia entrata in vigore solo ad Ottobre del 2002, c'è stata sin da subito una forte manovra politica per la sua modifica, quasi tutta incentrata sull'art. 15(orari di vendita) ed in particolare sull'ampliamento delle deroghe da 24 a 28 giornate (per il massimo afflusso turistico) con in più, le ulteriori 8 giornate di deroga, già previste per i centri storici, ampliate a TUTTO L'ANNO, relativamente sempre ai centri storici ed alle zone del Lungomare. Questo ampliamento "a tutto l'anno" per il centro storico viene interpretato come una compensazione per le ulteriori 4 giornate di deroga, generali volute fortemente dalla Grande Distribuzione.
"La Confcommercio-precisa il direttore provinciale Giorgio Fiori- sull'intera ipotesi di modifica della norma si è dichiarata sempre fortemente contraria, in linea di principio, poiché non ci è sembrato corretto rinnovare una legge, a distanza di poco più di un anno dalla sua entrata in vigore. Inoltre, poiché con la riforma, l'eccezione alla regola sarebbe non l'apertura ma la chiusura, le deroghe perdono il profilo della legittimazione turistica, assumendo un carattere squisitamente commerciale che svaluta il principio voluto dal legislatore. Ma c'è addirittura sottolinea Fiori- un altro aberrante pericolo: la previsione di ampliare le deroghe a tutto l'anno, per i Comuni confinanti con altre Regioni (quindi San Benedetto ed Ascoli - Abruzzo), innescando una sorta di reazione a catena con gli altri Comuni della stessa nostra Provincia." Nei giorni scorsi la Confcommercio Marche, di concerto con Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL, ha presentato un documento alla 3° Commissione, dove in particolare si è richiesto di mantenere le deroghe nel numero massimo delle già previste 24 giornate, fermo restando l'obbligo della chiusura per i giorni di Capodanno, Pasqua, 25 Aprile, 1° Maggio e Natale.
In particolare si è quindi richiesto di eliminare la questione delle deroghe per i comuni, confinanti con le Regioni, poiché nel nostro caso, Ascoli, San Benedetto e tutti i comuni della Vallata confinanti con l'Abruzzo, si ritroverebbero nel caos più totale. Sulla scottante questione interviene anche il Presidente Confcommercio Benito Calvaresi che lancia, dunque, un appello a tutti i Consiglieri Regionali della Provincia di Ascoli Piceno, affinché quest'ultima assurda ipotesi venga definitivamente eliminata e che si resti nel limite delle 24 giornate complessive di deroga generalizzata che già, in base alle esperienze maturate, sono risultate più che eccessive.
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16/12/2003
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