Tutto è iniziato nell'ottobre del 2002 - raccontano i protagonisti dell'avventara - da un gioco, un'attività di una riunione, in cui ciascuno dei componenti del gruppo doveva svelare "il sogno" che avrebbero voluto realizzare la risultante di tutto fu racchiusa in un nome: l'Africa. O meglio, l'idea era quella di progettare una route in un piccolo villaggio negli altopiani Etiopi, a Hembeccio, dove opere da circa vent'anni Padre Angelo Antolini, missionario cappuccino di Santa Vittoria in Matenano".

 

Da quell'attività di gruppo se ne svilupparono altra di carattere conoscitivo, per meglio conoscere l'Africa a livello socio-culturale, politico, religioso, economico. Ivan, Annalisa, Giampaolo, Francesco, Adriana, Elisa hanno affrontato temi quali la globalizzazione, gli sfruttamenti, le ingiustizie di un continente che combatte ogni giorno per un normale pranzo, una calda cena, un sonno tranquillo, un'identica dignità, una morale consona ad ogni uomo, una vita equa e giusta per ognuno. Il passo successivo fu l'incontro con Padre Angelo e poi ancora attività di auto-finanziamento per il viaggio e per le offerte.

 

"Due anni sono passati velocemente e finalmente il 23 luglio 2004 eravamo pronti per partire decisi come non mai a vivere appieno questa stravolgente bellissima esperienza di incontro, confronto, conoscenza con questo popolo e con noi stessi - proseguono - Ci siamo trovati catapultati in un mondo che non sembrava appartenerci, o, meglio, al quale noi non sentivano di appartenere.

 

Abbiamo trovato una realtà completamente opposta alla nostra, dove il tempo si era fermato e dove le persone nel "nulla" e dall'umiltà del loro niente avevano ancora un cuore e tanta energia da donare, dove la gente assapora ancore il gusto ed il sapore della vita, dove il cielo è splendido e mai buio, con miliardi di stelle a far da fari nella notte. Ci siamo ritrovati in un luogo in cu il Dio non è come il nostro Dio. Dove il Dio è vissuto, sempre nella quotidianità di ognuno, nella povertà che è semplicità di ognuno, dove è festa di Comunione e dove si canta e si urla grazie a un Dio che mai abbandona, ma sempre consola e conforta e dove il grazie gli viene urlato con gioia a suo di voci ed al ritmo orgoglioso e fiero di tamburi".

 

Durante il periodo natalizio prederanno vita diverse iniziative, in tal senso, a Santa Vittoria in Matenano: prima fra tutte quella in programma per sabato 18 dicembre, alle ore 21.00, presso la chiesa di Sant'Agostino: "Racconti d'Africa".

 

"Noi del clan in prima persona - precisa Annalisa - racconteremo, spiegheremo e mostreremo filmati sulla nostra esperienza. Dal 23 dicembre fino al 9 gennaio allestiremo una mostra-documentario sull'Africa per mostrare bellezze, ingiustizie, quotidianità, volti di questa terra. Infine chiuderemo il ciclo, primo di una lunga serie, con la messa missionari celebrata il 9 gennaio, in concomitanza con l'inaugurazione dell'immensa chiesa di Hembeccio: chiesa che raccoglie sacrifici, speranze, ideali, spiritualità di persone che in essa hanno creduto e credono".