Buona Samb a Salerno, ma non basta: sconfitta su calcio di rigore
San Benedetto del Tronto | Un calcio di rigore molto dubbio condanna la Samb. Un calcio di rigore a favore della Samb negato. Piccioni non è un buon profeta e la Samb diviene una vittima sacrificale.
di Veleno
Ricordate il tormentone degli anni '70, sulla Settimana Enigmistica , chiamato:“Le ultima parole famose”. Non lo Ricordate? Ecco appunto, se non lo ricordate un esempio esauriente, anzi esaustivo ce lo ha dato ieri mister Piccioni.
A proposito dell'incontro Salernitana-Samb aveva detto:”Non saremo la vittima sacrificale”. Niente di più sbagliato.
L'agnellino rossoblu è stato sgozzato senza pietà sulla pietra dell'altare in sacrificio al dio pagano Salerno. Il sacerdote, per l'occasione, ha il nome di Andolfatto di Bassano del Grappa. Il cerimoniale è stato molto sbrigativo, in meno di un minuto dal calcio d'inizio, Andolfatto ha preso la testa della Samb e zac gli ha conficcato un...rigore (affilatissimo) nella giugulare, tanto per far capire che c'era poco da discutere sulla sorte dei rossoblu. Lancio in area di Soligo , Pallani va liscio, Di Napoli e Visi si avventano sul pallone e si scontrano. Chi aveva il possesso del pallone in quel momento tra Di Napoli e Visi? Non ci sono dubbi, la Salernitana ha speso un sacco di soldi per fare la squadra, ha pure santi in paradiso, è prima in classifica ,quindi Di Napoli ha anticipato Visi. Lapalissiano. Quindi rigore. Quindi rete di Di Napoli.
La lancetta dei secondi dell'orologio non è riuscita neanche a fare il primo giro. Così la Salernitana può giocare sul velluto. Piccioni non ci sta. L'ha detto, non vuole che la Samb faccia la vittima sacrificale. Sprona i suoi che mettono in difficoltà la Salernitana. Al 61° in un batti e ribatti in area della Salernitana un difensore devia con la mano. Andolfatto fa il finto tonto e nega l'evidenza. Rossoblu su tutte le furie. L'unica cosa che ottengono è l'espulsione di Piccioni e di Olivieri (già sostituto e quindi in panchina).
A questo punto Piccioni deve per forza accettare il fatto che il suo “Non saremo la vittima sacrificale” è ufficialmente da annoverare tra le frasi catalogate come “Le ultime parole famose”. A fina gara, a sottolineare il buon incontro della Samb, ci sono anche gli applausi del pubblico salernitano.
Ormai la Samb è diventata una veterana del terzo tempo. Applausi a Potenza e due punti buttati al vento, applausi a Salerno e almeno un punto buttato al vento. Però a noi non servono gli elogi ma i punti, purtroppo.
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16/12/2007
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