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La Giunta vara il nuovo disegno di legge

| ANCONA - Amagliani: “Un atto essenziale e dovuto per far partire finalmente gli interventi nell'area già dichiarata ad alto rischio.”

"Finalmente si potrà partire con azioni concrete e dare efficacia alla dichiarazione n. 305 del 2000 di area ad elevato rischio ambientale della zona Ancona-Falconara e basso Esino." Sono le parole di soddisfazione dell'assessore regionale all'Ambiente,  Marco Amagliani a commento della recente approvazione, da parte della giunta regionale, del disegno di legge " Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale" , trasmessa al Consiglio per l'esame in aula. "Un atto essenziale e dovuto, oltre che un quadro organico di riferimento  – ha proseguito Amagliani- per dare contenuto e sistematicità a tutti gli atti relativi a questa problematica che comunque hanno seguito percorsi sinergici e collegati: dagli studi di fattibilità al protocollo di intesa con la Raffineria API.

Una normativa, inoltre, che è espressamente in linea con il principio basilare della concertazione con tutti gli enti locali interessati per la definizione del Piano di Risanamento. Come ho già avuto modo di ribadire più volte, tutti gli strumenti programmatici e le azioni conseguenti , come appunto lo strumento fondamentale del Piano di Risanamento, poggeranno sulle intese con tutti i soggetti coinvolti." La proposta di legge, composta da 7 articoli e che ha già ricevuto il parere favorevole dalla Conferenza delle Autonomie, individua nel dettaglio funzioni e competenze e definisce il concetto di rischio di crisi ambientale ( effetti attesi e non desiderati sulle persone, sulle risorse ambientali e storico-culturali, sul patrimonio edilizio, sulle infrastrutture, sull'organizzazione economica in generale). 

La finalità è quella di formulare compiutamente una disciplina generale per l' individuazione di aree ad alto rischio, ma è chiaramente espresso l'intento di ricorrere al riconoscimento di tale tipologia di aree solo in casi  necessari e in situazioni  tali da giustificare strumenti eccezionali. Una disciplina, quindi, di fatto applicabile solo all'area già dichiarata ad alto rischio di crisi. Lo strumento basilare- il Piano di Risanamento disciplinato all'articolo 3 - costituirà la griglia di coordinamento sul quale costruire  il quadro organico delle previsioni di sviluppo e compatibilità dell'area dichiarata da alto rischio. Sarà adottato, previo accordo di programma con gli enti , con decreto del Presidente della Regione dopo essere stato sottoposto al parere delle competenti commissioni consiliari. Sarà quindi lo strumento di programmazione e gestione sovraordinata del territorio finalizzato, in un arco temporale delimitato (massimo dieci anni),  ad attivare azioni concrete , anche eccezionali, di risanamento recupero e riqualificazione.

I successivi articoli prevedono le norme urbanistiche e gli eventuali adeguamenti degli strumenti di pianificazione in relazione alle prescrizioni del Piano di risanamento,  il monitoraggio dei dati ambientali aggiornati allo stato di attuazione del Piano di risanamento, quindi le norme finanziarie e le disposizioni finali in cui si fa esplicito richiamo all'area di Ancona Falconara, Bassa Valle dell'Esino per confermare le procedure di intesa previste sia dalla stessa legge che dall'accordo di programma concordato con il Ministero dell'Ambiente, in materia di elaborazione del Piano di risanamento.

18/12/2003





        
  



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