La legge sulla zootecnia investe in qualità e sicurezza alimentare
| ANCONA - Silenzi: Non solo una normativa di settore ma una politica per lo sviluppo, l'ambiente e le aree interne.
Il Consiglio regionale ha approvato, ieri, all'unanimità la legge sulla zootecnia. Una legge che investe in qualità e sicurezza alimentare ha commentato l'assessore Giulio Silenzi "Infatti, attraverso una serie di indicatori, si vanno a incoraggiare gli allevamenti che garantiscono una produzione di qualità, incrementando anche la quantità, soprattutto per quanto riguarda le razze da carne autoctone, come quella bovina marchigiana." Silenzi ha ricordato che si è svolto un grande lavoro di concertazione con le categorie e le associazioni dei produttori, che "hanno collaborato, indicandoci il percorso migliore per assicurare che sulle mense dei marchigiani arrivino carni certificate in tutto il processo produttivo."
"La legge sulla zootecnia ha detto tiene conto della necessità di una conversione dell'agricoltura verso settori dove esista una vocazionalità regionale, riforma indispensabile alla luce dei nuovi orientamenti comunitari. La legge è quindi molto di più di un intervento di settore: è un valido strumento per la salvaguardia e la tutela dell'ambiente e per le aree interne." La giunta regionale aveva approvato nel maggio scorso una proposta di legge, che teneva conto delle indicazioni del Consiglio regionale dedicato all'agricoltura e del Piano zootecnico di un anno fa. I punti di forza della legge. Prevede contributi per investimenti, nelle aziende zootecniche, finalizzati a:
a) riconversione o potenziamento della linea vacca-vitello e scrofa-suinetto;
b) realizzazione di strutture per allevamenti minori e alternativi;
c) realizzazione di strutture per la trasformazione degli allevamenti dallo stato intensivo allo stato estensivo, nonché di allevamenti all'aperto;
d) realizzazione di interventi strutturali per ottimizzare l'utilizzo produttivo dei pratipascolo;
e) raccolta e distribuzione degli effluenti zootecnici;
f) acquisto di macchine ed attrezzature per la conduzione dell'azienda;
g) primo acquisto di bestiame.
I contributi sono concessi, con priorità, alle aziende che favoriscono la qualità. Il limite massimo è del 40% dell'investimento, aumentato al 50% per le zone svantaggiate. Per investimenti effettuati da giovani agricoltori, le percentuali sono elevate rispettivamente al 45% e 55%. Nel caso gli investimenti aziendali comportino costi aggiuntivi per la tutela e il miglioramento di ambiente, condizioni di igiene e benessere degli animali, approvvigionamento e produzione di energia elettrica e di risorse idriche, le percentuali possono essere aumentate del 20% o 25%, per gli investimenti necessari all'adeguamento ai nuovi requisiti comunitari minimi o volti al superamento di tali requisiti.
Per maggiori informazioni sui dati del patrimonio zootecnico vedere allegato a fine pagina.
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18/12/2003
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