"La mano, la terra, il sacro". Arrivato alla Mole Vanvitelliana alle ore 16.30 di oggi, insieme a Don Vincenzo Catani, era atteso dal presidente del Museo Omero Aldo Grassini e dallo staff. Un incontro emozionante, vissuto con una certa commozione dall'artista che negli anni ha realizzato molte opere di arte sacra, collocate in Chiese e Santuari tra le quali ricordiamo la Cappella della Resurrezione, Chiesa di San Pio X in San Benedetto del Tronto; Porte, Chiesa Regina Pacis in Matelica; San Giuseppe da Copertino, Monastero della Santa Speranza in San Benedetto del Tronto; Porta del Giubileo, Cattedrale di Jesi.

La mostra che sta avendo un fortissimo successo, anche di pubblico, riesce ad immergere il visitatore in quella sacralità quotidiana che a volte sembra essersi perduta. Il divino non è più qualche cosa di soprannaturale ed irraggiungibile, ma è una dimensione vicina e favorevole all'uomo. Le grandi statue esposte al Museo Omero trasudano spiritualità e trascendenza, pur se ancorate ad una dimensione più semplice ed individuale: quella del vivere e percorrere giorno per giorno la strada verso l'infinito. Significativa la presenza di Monsignor Catani, che è presidente della Commissione Diocesana per l'Arte Sacra e i Beni Culturali e della rete dei Musei Sistini Piceni. Breve visita anche alla collezione del Museo Omero.