Lo abbiamo chiesto al segretario regionale e provinciale Confesercenti, Paolo Perazzoli e al Presidente di Sbt Confcommercio Ivo Giudici.

Perazzoli:”Siamo in una fase di stasi totale e come ha detto il Presidente della Confidustria, questa situazione non si registrava dal dopo guerra, Se si va in giro per la città non c’è il clima prenatalizio degli anni precedenti”.

 

Della stessa idea Giudici:”La percezione che si ha, è di un andamento negativo speriamo per la prossima settimana in un miglioramento delle sorti che comunque non risolveranno il problema”.

 

Come si evolveranno le cose, in questa direzione per il consumatore e commerciante?
Per Perazzoli la riforma fiscale recentemente varata dal Governo non risolverà le sorti:”Non ha nessun effetto; con la rimodulazione percentuale Irpef, chi ne trae vantaggio è chi ha un reddito medio-alto, noi abbiamo proposto il “Fiscal Drag”, in modo che nelle famiglie più deboli, ogni euro in più sia destinato al consumo per permettere una ripresa”

Per Giudici il problema è a livello nazionale e europeo senza dimenticare l’11 settembre, ma per il 2005 c’è speranza:”Ci aggreghiamo con forza a quello che gli economisti dicono essere, l’anno di una lenta ripresa, perché l’attuale situazione rappresenta la punta di un diagramma che è scivolato in questi ultimi 20 anni e che può risollevarsi al più presto”.

 

Al segretario Confesercenti chiediamo se il progetto “Spesa Amica” abbia avuto i suoi frutti ma:”In un periodo di siccità poche gocce non bagnano, comunque con questo progetto abbiamo voluto dare un contributo per il contenimento dei costi, ma anche una risposta ad iniziative demagogiche in particolare mediatiche. Bisogna rilanciare il consumo, gli stipendi. Stiamo lavorando per un centro commerciale naturale che si opponga alla grande distribuzione.

”Se ci fosse stata una formula l’avremmo utilizzata- afferma Giudici – l’andamento dei consumi rappresenta l’immagine delle famiglie e del loro potere di acquisto, che vive  in una economia globalizzata e che risente di ogni fatto a livello mondiale”.

 

Senza dubbio per entrambi l’ottimismo e credere nella ripresa rappresenta la strada da seguire:”Le cose cambieranno, troveremo un assetto mondiale – afferma Perazzoli – l’est europeo ci sorride e cresce rappresentando ricchezza per noi”.

Per Giudici:”Mi sforzo di essere ottimista, per tutto il comparto l’attività commerciale rappresenta l’unica fonte di reddito per le famiglie e quindi speriamo in una immediata ripresa”.

 

Per entrambi il settore dell’abbigliamento rappresenta una costante, a causa di problemi stagionali, si parla di un autunno che non c’è stato, comunque non si tralascia tutti gli altri settori.

Con Giudici concludiamo affrontando il discorso della destagionalizzazione, considerata da quest’ultimo più un’utopia che una realtà:”Ne sento parlare da trent’anni, ma molte delle nostre strutture alberghiere non sono pronte ad affrontare un discorso del genere, per la stagione invernale non hanno i riscaldamenti!”

 

Torna anche quello del Casinò e del Palacongressi, possibile contenitore di manifestazioni, meeting, convegni tutto l’anno come già Rimini fa, attuandolo in concreto portando flussi costanti di persone in città.

 

Perazzoli conclude con un riferimento al “credito al consumo” ovvero il così detto pagamento rateale “compri oggi paghi nel 2006” che è solo uno specchietto per le allodole in quanto più delle volte si fa il passo più lungo della gamba. Pensiero condiviso ampiamente dal presidente Eurispes Marche Camillo Di Monte che questa mattina ha reso nota la ricerca riferita alla spesa della tredicesima dei sambenedettesi.

Insomma si conclude il 2004 con un Natale più povero per tutti e a San Benedetto la crisi del commercio rappresenta senza dubbio la crisi della città.