"Non illudiamoci che ci siano risarcimenti danni o che le minacciate sanzioni possano produrre effetti reali". Questo il commento di Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alle proposte avanzate per lo sciopero "selvaggio" nei trasporti pubblici locali. "Fermo restando il sacrosanto diritto alla astensione del lavoro",  ha continuato Trincia, "chi sarebbe in grado di stabilire il giusto valore del risarcimento danni per comportamenti tanto scorretti, e a favore di chi? Il tema delle sanzioni suona ridicolo per due ragioni: l'importo previsto è tra i 2500 euro e i  50.000. La multa, oltre che essere di un valore assolutamente simbolico, di certo non risarcirebbe il valore del danno perpetrato ai danni dei cittadini e non avrebbe alcun effetto deterrente proprio a causa del valore tanto basso. Oltretutto, in tredici anni le sanzioni non sono state quasi mai applicate".

"Per noi", ha continuato ancora Trincia, "la vera soluzione sta anzitutto nella introduzione dello sciopero virtuale, che vorrebbe dire cittadini al fianco di altri cittadini. Va altresì sottolineato che il trasporto pubblico locale in Italia è quasi abbandonato a se stesso, perché dal 1997 lo Stato ha bloccato i trasferimenti finanziari alle  Regioni. Anche la recente proposta di una addizionale di 3 centesimi di Euro per litro di benzina a favore del trasporto locale non è stata approvata nella recente legge Finanziaria. Una ulteriore dimostrazione sta nel fatto che il contratto di un settore così importante sia scaduto da due anni, e che nessuna soluzione sia ancora in vista".

Gli scioperi effettuati nel solo settore del trasporto pubblico locale, nello scorso 2002, sono stati oltre 200 su tutto il territorio nazionale. Il dato preoccupante è la crescita del numero di scioperi effettuati tra il 2000 e il 2002. Per ulteriori dati su questi scioperi vedi allegato a fine pagina.