La nuova Sala Operativa Integrata (S.O.I.) di Protezione Civile della Provincia di Ascoli Piceno, ubicata nel quartiere “Pennile di Sotto” e dedicata agli “angeli di San Giuliano di Puglia” (i bambini vittime del disastroso terremoto che colpì la cittadina molisana nel 2002), è stata inaugurata stamane alla presenza del Capo dipartimento nazionale della Protezione Civile Guido Bertolaso e di centinaia di volontari delle associazioni che operano sul territorio.

Alla cerimonia, priva di ogni retorica e sentita da tutta la comunità, hanno partecipato il presidente della Provincia Massimo Rossi, il sottosegretario di Stato alle Politiche Regionali Pietro Colonnella, il prefetto di Ascoli Piceno Alberto Cifelli, il presidente della Regione Marche Gianmario Spacca, il sindaco di Ascoli Piero Celani, il Vescovo diocesano Silvano Montevecchi, gli assessori provinciali alla Protezione Civile e al Patrimonio Luigino Baiocco e Ubaldo Maroni, numerosi sindaci ed i massimi responsabili delle forze dell’ordine e delle forze armate. Era inoltre presente, guidata dal sindaco Luigi Barbieri, una delegazione di San Giuliano di Puglia, la comunità molisana con cui la Protezione Civile di Ascoli Piceno ha istaurato un legame di grande collaborazione ed affetto.

Il responsabile provinciale della Protezione Civile Dante Merlonghi, che si è impegnato fortemente per la realizzazione di questa struttura, ha introdotto gli interventi delle autorità.

“Vorrei oggi ricordare due aspetti fondamentali – ha dichiarato il presidente della Provincia Rossi – quello della solidarietà diffusa che caratterizza il Piceno, dove migliaia di persone si dedicano al volontariato e grazie a questo centro potranno farlo sempre meglio e il valore essenziale della prevenzione”. “Utilizziamo risorse e materie prime oltre il 25% di quello che il pianeta può sopportare – ha ricordato Rossi – occorre pertanto una maggiore coscienza ecologica ed etica verso l’ambiente e la natura se vogliamo preservare il nostro futuro”. Il presidente Rossi ha infine concluso ricordando che un’aula di questa struttura è intitolata alla memoria del compianto assessore regionale Bruno Di Odoardo “che tanto impulso ha dato alla crescita di un sistema di Protezione Civile efficiente e funzionale”.

Quindi ha preso la parola il sottosegretario Colonnella che ha rimarcato “l’importanza di questa sala operativa tra le più avanzate a livello nazionale e capace di porsi al servizio di un bacino interregionale”.

“Sono particolarmente contento di essere qui oggi: con questa nuova sala della Protezione civile le Marche diventano una delle regioni più all’avanguardia nel Paese in questo ambito – ha sottolineato Guido Bertolaso – ho molto apprezzato le parole intelligenti e competenti del presidente Rossi, che confermano quanto questo territorio sia ricco di una coscienza civile viva e di una attenta cultura della prevenzione”. “Oltretutto – ha proseguito Bertolaso - la mia soddisfazione è ancora più grande perché sono cittadino onorario sia del Piceno sia di San Giuliano di Puglia, e la nuova sala reca l’impronta di queste due realtà a me così care”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Regione Spacca che ha evidenziato “l’efficienza del sistema di Protezione Civile Regionale che si dota con la nuova sala operativa della Provincia di Ascoli Piceno di un presidio essenziale per la sicurezza dei cittadini”.

“Il patrimonio della Provincia si arricchisce di una “nuova casa” a disposizione delle associazioni di volontariato, delle scuole e dei cittadini - ha commentato l’assessore Baiocco – qui si potranno svolgere anche attività di formazione e prevenzione”.

E’ quindi seguito il tradizionale taglio del nastro, la benedizione della struttura da parte del Vescovo Montevecchi e la visita ai locali.

La struttura (di oltre 500 metri quadri) è dotata di tutte le più moderne tecnologie nel campo della comunicazione e della telematica ed ha visto un investimento di circa 500mila euro. All’interno della “sala crisi”, dedicata alla maestra elementare Carmela Ciniglio, morta con i suoi alunni sotto le macerie della scuola di San Giuliano, sono state allestite ben 14 postazioni a disposizione della Prefettura, della Provincia, delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, del “118”, della Capitaneria di Porto e di tutte le componenti del sistema provinciale di protezione civile (dai gruppi comunali, alle associazioni di volontariato). E’ anche stata predisposta un’area specifica per i radioamatori. Il centro è inoltre provvisto di alloggi e servizi a disposizione degli operatori in caso di calamità e di magazzini dove sono accolte le attrezzature logistiche compresa una cucina da campo in grado di fornire 500 pasti caldi al giorno.