Samb in vetta
San Benedetto del Tronto | La Samb, nello scontro diretto, batte a capolista Urbania e balza in vetta alla classifica.Reti di Pulcini e D'Angelo.
di Veleno

Giulio Spadoni
Direbbe Ameri, mitico radiocronista Rai degli anni sessanta: una sola squadra al comando, la sua maglia è rossoblu, il suo nome è… Sambenedettese Calcio.
E io, perfido cronista sportivo dalla lingua biforcuta, aggiungerei: era ora!
Sono insaziabile, troppo esigente, il solito Bastiancontrario ? Eppoi proprio in un giorno così importate in cui la Samb si fregiata del titolo di campione d’inverno.
Mbè, si. Un po’ per evitare che l’euforia faccia il suo effetto più deleterio cioè quello del rilassamento post… coito. Scusate il richiamo un po’ volgare a rituali sessuali, ma è solo per rendere l’idea. Insomma dobbiamo evitare di metterci a fumare , a occhi semichiusi, la sigaretta, convinti che è tutto finito.
E questo è così evidente che forse non occorreva neanche dirlo. Però, come dicevano i latini, melius abundare quam deficere.
Un po’ per evitare di essere indotti all’ottimismo fuori luogo,ritenendo che l’organico della squadra è sufficiente per affrontare comodamente il girone di ritorno. Questo, a mio parere, è il pericolo più subdolo.
Perché? Andiamo da analizzare la gara odierna e vediamo che abbiamo dominato gli avversari che non sono riusciti a fare un solo tiro in porta decoroso. D’altra parte l’Urbania aveva praticamente rinunciato ad una manovra offensiva affidando le sue velleità, di mettere la palla nella porta avversaria, a sporadici contropiedi. Però aveva anche studiato il modo per filtrare il gioco della Samb a centrocampo così bene, con frequenti raddoppi di marcatura, da permettere alla Samb,nel primo tempo, di fare un sola azione da rete, quella del 17° quando Menichini, senza essere particolarmente pressato dagli avversari, all’altezza del discetto del rigore, calciava fuori la palla.
La seconda palla gol per la Samb, su azione, arriva nientemeno che al 63°. Azione penetrante sulla sinistra di Zazzetta, serie di rimpalli, la palla arriva a Gentili (appena entrato), un po’ decentrato, tiro e parata con i piedi di Spinaci.
L’Urbania ormai è al limite delle resistenza e va spesso in affanno ma la Samb non riesce a sfondare il muro. Incomincia a questo punto l’assalto…alla diligenza. La Samb confina l’Urbania nella sua area con un serie di calci d’angolo.
Al 67° da una mischia da calcio d’angolo la palla schizza dalla testa di Mengo a quella di Pulcini , nuova deviazione e palla sul palo. Al 69° ancora un calcio d’angolo, nuova mischia, rovesciata di Gentili, palla sulla traversa, Pulcini ribatte in rete. Finalmente.
L’Urbania fa una serie di cambi per modificare l’assetto tattico in senso offensivo e, ovviamente si espone al contropiede della Samb. All’89° la Samb, in contropiede, colpisce nel segno. Lancio di Giandomenico per D’Angelo. Stop di petto a seguire, Fraternali e Renghi si fanno superare in velocità dall’ala, tocco d’esterno che supera Spinaci in uscita. Ed è il 2-0.
Da quanto esposto finora si evince che la differenza tecnica tra la Samb e l’Urbania è, evidentemente, notevole. Perché allora riusciamo a creare, con un così elevata mole di lavoro ed una superiorità schiacciante a centrocampo, così poche palle gol?
Mi domando:
1) E’ lo schema di gioco della Samb che non si adatta agli elementi che possiede?
2) Sono gli elementi a disposizione di Palladini che non sono capaci di adeguarsi agli schemi?
3) Oppure manca qualche elemento ( da acquistare ) che risolva i due problemi sopra esposti?
Ecco tre interrogativi utili, anzi tre spunti interessanti, per le discussioni al bar. Tanto da qui al 6 gennaio, quando riprenderà il campionato, dovremo fare solo calcio chiacchierato.
E io, perfido cronista sportivo dalla lingua biforcuta, aggiungerei: era ora!
Sono insaziabile, troppo esigente, il solito Bastiancontrario ? Eppoi proprio in un giorno così importate in cui la Samb si fregiata del titolo di campione d’inverno.
Mbè, si. Un po’ per evitare che l’euforia faccia il suo effetto più deleterio cioè quello del rilassamento post… coito. Scusate il richiamo un po’ volgare a rituali sessuali, ma è solo per rendere l’idea. Insomma dobbiamo evitare di metterci a fumare , a occhi semichiusi, la sigaretta, convinti che è tutto finito.
E questo è così evidente che forse non occorreva neanche dirlo. Però, come dicevano i latini, melius abundare quam deficere.
Un po’ per evitare di essere indotti all’ottimismo fuori luogo,ritenendo che l’organico della squadra è sufficiente per affrontare comodamente il girone di ritorno. Questo, a mio parere, è il pericolo più subdolo.
Perché? Andiamo da analizzare la gara odierna e vediamo che abbiamo dominato gli avversari che non sono riusciti a fare un solo tiro in porta decoroso. D’altra parte l’Urbania aveva praticamente rinunciato ad una manovra offensiva affidando le sue velleità, di mettere la palla nella porta avversaria, a sporadici contropiedi. Però aveva anche studiato il modo per filtrare il gioco della Samb a centrocampo così bene, con frequenti raddoppi di marcatura, da permettere alla Samb,nel primo tempo, di fare un sola azione da rete, quella del 17° quando Menichini, senza essere particolarmente pressato dagli avversari, all’altezza del discetto del rigore, calciava fuori la palla.
La seconda palla gol per la Samb, su azione, arriva nientemeno che al 63°. Azione penetrante sulla sinistra di Zazzetta, serie di rimpalli, la palla arriva a Gentili (appena entrato), un po’ decentrato, tiro e parata con i piedi di Spinaci.
L’Urbania ormai è al limite delle resistenza e va spesso in affanno ma la Samb non riesce a sfondare il muro. Incomincia a questo punto l’assalto…alla diligenza. La Samb confina l’Urbania nella sua area con un serie di calci d’angolo.
Al 67° da una mischia da calcio d’angolo la palla schizza dalla testa di Mengo a quella di Pulcini , nuova deviazione e palla sul palo. Al 69° ancora un calcio d’angolo, nuova mischia, rovesciata di Gentili, palla sulla traversa, Pulcini ribatte in rete. Finalmente.
L’Urbania fa una serie di cambi per modificare l’assetto tattico in senso offensivo e, ovviamente si espone al contropiede della Samb. All’89° la Samb, in contropiede, colpisce nel segno. Lancio di Giandomenico per D’Angelo. Stop di petto a seguire, Fraternali e Renghi si fanno superare in velocità dall’ala, tocco d’esterno che supera Spinaci in uscita. Ed è il 2-0.
Da quanto esposto finora si evince che la differenza tecnica tra la Samb e l’Urbania è, evidentemente, notevole. Perché allora riusciamo a creare, con un così elevata mole di lavoro ed una superiorità schiacciante a centrocampo, così poche palle gol?
Mi domando:
1) E’ lo schema di gioco della Samb che non si adatta agli elementi che possiede?
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3) Oppure manca qualche elemento ( da acquistare ) che risolva i due problemi sopra esposti?
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