Centosettantatre studenti di tre diverse scuole medie e superiori hanno partecipato in questi primi mesi dell’anno scolastico 2005/2006 al programma “Montagna Sicura” promosso dalla Provincia di Macerata attraverso il Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico associato al Cai delle Marche.

Gli studenti: 47 dell’Istituto commerciale e per geometri “Antinori” di Camerino, 51 della Scuola media “Mestica” di Cingoli e 75 dell’omonima Scuola media statale di Apiro, hanno seguito - in una prima fase - lezioni teoriche, durante le quali esperti del Cai e del Corpo nazionale di soccorso hanno spiegato loro le diverse norme comportamentali da tenere in montagna, sia ai fini della sicurezza, sia ai fini del rispetto del patrimonio ambientale.

Le lezioni teoriche sono state accompagnate da proiezioni di video e diapositive sulle caratteristiche ambientali dei Monti Sibillini e sulla flora e la fauna tipiche dell’Appennino. Successivamente, gli studenti, suddivisi in gruppi, hanno partecipato ad una lezione “pratica” all’aria aperta attraverso una escursione nella zona di Frontignano di Ussita, dove i vari istruttori hanno mostrato sul “campo” quanto in precedenza spiegato nelle lezioni in aula.

“L’iniziativa – ha ricordato l’assessore provinciale alla protezione civile, Silvia Bernardini – era stata programmata dalla Provincia ed inserita nella convenzione che all’inizio dell’anno l’Ente ha definito con il CNSAS nell’ambito del servizio di assistenza, prevenzione e pronto intervento che l’Amministrazione provinciale assicura tramite la sezione maceratese del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico. Attività, questa, che dopo la pausa di ottobre e novembre è ripresa dall’8 dicembre scorso, in concomitanza con il tradizionale inizio della stagione sciistica”.

“Gli studenti – ha detto Otello Marcolini, responsabile della ‘stazione’ di Macerata del Soccorso alpino – hanno partecipato con interesse sia alle lezioni teoriche, che alla giornata di escursione in montagna. I ragazzi, mostrandosi molto disciplinati, si sono appassionati ai temi trattati ed hanno manifestato una grande volontà di conoscenza e di apprendimento di tutto ciò che veniva loro trasmesso”.