Maggiore importanza per le Comunanze agrarie
| ANCONA - Dopo molti anni si torna a discutere delle prospettive di sviluppo delle zone montane.
E' mancata soltanto la Regione, delegata primaria nella gestione del territorio, ad un appuntamento che ha riunito professori universitari, studiosi del diritto degli usi civici, rappresentanti degli enti territoriali e soprattutto moltissimi presidenti delle Comunanze Agrarie del territorio della Comunità Montana dell'Esino-Frasassi. Ente, il cui assessorato all'Agricoltura, ha organizzato un convegno (dopo molti anni di disattenzione sull'argomento) il cui obiettivo è stato quello di ricercare una strategia comune per individuare quale ruolo, funzioni e compiti hanno tali istituzioni di stampo medievale, nel mondo odierno. Come primo risultato c'è la conferma che la zona è ancora ricca di queste realtà, non solo in termini di popolazione ma anche per il perpetrarsi d'usi, costumi e tradizioni.
In seconda battuta, va segnalato l'inizio della cooperazione con la facoltà d'Agraria, dell'Università Politecnica delle Marche e la Provincia con le quali attivare un percorso risolutivo dai molteplici risvolti, a partire dal riutilizzo di molti ettari incolti per lo sviluppo della zootecnia, in particolare delle razze autoctone. In buona sostanza, partendo dalle risorse agro-silvo-pastorali esistenti, puntare ad una rinnovata gestione del patrimonio zootecnico, incidendo così non solo sulla difesa dell'ecosistema ambientale, ma innescando forme di governo locale che favoriscano lo sviluppo dei servizi, delle infrastrutture e delle forze turistiche già radicate.
Questi risultati sono stati raggiunti nel corso di un partecipatissimo incontro tenuto sabato 13 dicembre a Genga, nella sala riunioni di Palazzo Fiumi Sermattei, nella quale si sono ritrovati gli stati generali delle Comunanze Agrarie della CM per affrontare il tema "Prospettive di sviluppo delle zone montane e ruolo delle Comunanze Agrarie". L'assessore comunitario Giuseppe Medardoni, ha detto "La CM è l'Ente territoriale più giovane del nostro ordinamento in essere da appena 30 anni. La Provincia è l'altro Ente che ci segue in questa classifica. Trovo importante rilevare che oggi siamo uniti per affrontare un argomento che solo nell'area montana interessa 80 Comunanze Agrarie, delle quali 20 sono operative e gestiscono un patrimonio di migliaia d'ettari, in prevalenza boschivo".
Concordi con le valutazioni di Medardoni il presidente della CM, Vito Giuseppucci "Siamo qui con il desiderio di conoscere, capire ed agire per il bene delle nostre comunità". Ha insistito l'assessore provinciale all'agricoltura Raffaele Bucciarelli "occorre partire da momenti di riflessione come questi, assenti da troppo, per progettare e programmare lo sviluppo dell'area montana, particolarmente sentito dalla nostra Amministrazione che pone particolare importanza alla valenza sociale e di presidio del territorio svolto dalle Comunanze Agrarie". Anche l'intervento del Sindaco di Genga, Giuseppe Dominici è tornato su queste coordinate, dopo aver portato i saluti di benvenuto ai presenti e agli autorevoli relatori.
La professoressa Adele Finco, dell'Università Politecnica della Marche, facoltà d'Agraria ha parlato dello "sviluppo delle aree montane e ruolo delle proprietà collettive nella gestione sostenibile dl territorio", è stata poi la volta del professor Rodolfo Santilocchi, sempre dell'ateneo Politecnico marchigiano, che ha affrontato il tema "Terre collettive nell'esperienza delle comunanze agrarie marchigiane: profili ecologici", mentre il dottor Luigi Olivetti, presidente dell'associazione nazionale Usi Civi e Proprietà Collettive, si è occupato delle "Normative delle Comunanze Agrarie". Argomentazioni puntuali ed articolate che hanno determinato un interessante dibattito tra i presenti, servito a chiarire aspetti che in realtà erano trascurati solo per assenza di dialogo e collaborazione, chiesta a tutti dal presidente Giuseppucci.
In chiusura di quella che è stata definita "interessante e sentita riunione" il presidente della CM e l'assessore Medardoni, in segno di riconoscenza, hanno consegnato, ai presidenti delle Comunanze Agrarie di Castelletta, Cacciano, Campodiegoli, Campodonico-Belvedere-Casali, Cancelli, Casalvento-Piaggiasecca, Castiglioni, Colcello, Collamato, Doglio-Sementana, Montelago, Moscano, S.Egidio, San Giovanni-Grotte-Procicchie, San Felice, Venatura, Viacce-Rucce, Basitia-Vallina, Villabella, Villafoce, Regedano un attestato di riconoscimento per l'attività svolta.
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22/12/2003
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