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Monitoraggio dell' Albula, ecco i risultati

San Benedetto del Tronto | Terminato il lavoro della Polizia Municipale durato oltre un anno, dati confortanti con qualche criticità

Dopo un anno di lavoro, sono stati pubblicati i risultati del monitoraggio del torrente Albula per verificare la qualità delle acque e soprattutto individuare eventuali criticità.

L'operazione fa parte di un progetto pluriennale che vedrà la Polizia Municipale controllare tutti i corsi d'acqua che attraversano la città ed è stata condotta dall'Unità Operativa Complessa Ambientale ed Urbanistica guidata dal Cap. Giuseppe Brutti e composta dagli agenti Gianluca Massicci e Stefano Castelli, con il supporto tecnico della ditta C.I.A. LAB s.r.l. in collaborazione con il Comando Provinciale di Ascoli Piceno del Corpo Forestale dello Stato.

I campionamenti sono iniziati il 7 ottobre 2010 e hanno interessato l'intero alveo del torrente fino ai confini del territorio comunale ed estendendosi al maggior affluente, il Fosso degli Zingari, anch'esso monitorato fino ai confini con il comune di Acquaviva Picena.

Durante il periodo del monitoraggio sono stati rilevati episodi di scarichi occasionali con immissione di reflui inquinanti da parte di soggetti non identificati. C'è poi il problema delle tante abitazioni sparse e delle attività agricole con annessi insediamenti zootecnici non servite dal sistema di depurazione che caratterizzano la parte più interna dell'asta fluviale. Su questo tema, la relazione sottolinea la necessità di "interventi di ampliamento della condotta fognaria".

Sono inoltre emerse diverse criticità legate agli scarichi urbani in aree urbanizzate al confine con Acquaviva e in corrispondenza del ponte di via Papa Sisto V: in questo caso, però, la CIIP spa, società che gestisce il ciclo dell'acqua, ha realizzato interventi mirati a risolvere situazioni anomale.

Al di là di queste pur innegabili criticità, i risultati complessivi sono abbastanza confortanti e non sono emerse particolari emergenze legate alla presenza di sostanze pericolose quali solventi e metalli pesanti provenienti da scarichi industriali.

E' stata comunque chiesta la disponibilità al comune di Acquaviva Picena a collaborare per individuare potenziali fonti inquinanti ubicate in quel territorio.

Sul sito del Comune, nell'area tematica "Ambiente", è disponibile il testo integrale delle conclusioni del lavoro mentre presso il Comando della Polizia Municipale sono consultabili i rapporti di analisi del campionamento delle acque.

 

 

22/12/2011





        
  



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