E' stato in una gremita sala consiliare che, il Pdl, ha ufficializzato la nomina di Filippo Olivieri a candidato sindaco per le prossime elezioni comunali a Grottammare. A sancire la candidatura dell'assessore provinciale sono stati il coordinatore regionale del partito, l'onorevole Remigio Ceroni e quello provinciale Andrea Assenti. Con loro l'assessore provinciale Bruno Gabrielli, il vice coordinatore provinciale del Pdl Alessandro Boni, il consigliere provinciale del Map Emanuele Angelini ed il vice sinedaco di Ascoli Gianni Silvestri.

Toccanti le parole del nuovo candidato interrotte a più riprese dagli applausi dei suoi fedelissimi. "Dobbiamo lavorare per il cambiamento, farlo con entusiasmo e cercare il rinnovamento - ha esordito Olivieri -. Tra qualche mese dobbiamo assistere ad un cambiamento epocale per Grottammare, all'inizio di un nuovo capitolo lontano dalle demagogie di chi prima sceglie gli obiettivi e poi va ad ascoltare i cittadini tentando di fargli credere che le decisioni partono dal basso".

Olivieri ha anche parlato di ambizioni, la propria e quella della città intera: "L'ambizione ha consentito al mondo di andare avanti - ha spiegato - ed è quella che deve portare questa città ad una nuova vita. Ho atteso il mio momento e non ho fatto come chi è andato alla ricerca di un partito sponsorizzato questo signor Magdi Cristiano Allam che è venuto qui a farsi propaganda elettorale con un mezzo esercito di scorta pagato con i soldi dei contribuenti. Non scendo nei dettagli del programma elettorale che, da domani, sarà a disposizione di tutti quelli che vorranno vederlo. Ma annuncio che ci sono quattro punti fondamentali: economia, sociale, cultura e turismo. Al centro, tra le ultime due voci c'è lo sport. L'economia che passa per il rilancio del commercio e che produce risorse per consentire al sociale di crescere. Ma un sociale che serva davvero a far ripartire le famiglie e non a rappresentare una specie di bancomat inutile e dispendioso".

Olivieri ha parlato anche di cultura: "Io non sono un uomo di cultura - ha affermato - ma sono uno che la cultura è riuscito a crearla. Investendo su di essa e creando un premio letterario internazionale, e non le solite mostre ad uso e consumo dei soliti noti e dei soliti artisti, e dando alla luce numerose pubblicazioni". Olivieri si è soffermato anche sullo sport e la necessità di strutture che possano consentire di ospitare eventi di rilievo cercando così di portare più persone negli alberghi e nei ristoranti anche al di fuori della stagione turistica. Ha quindi citato Einstein sottolineando la superiorità della fantasia sulla cultura. I commenti dei colleghi di partito sono stati unanimi.

"Abbiamo voluto candidare - ha affermato Ceroni - una persona dalle spiccate qualità umane che ha frequentato quella che ritengo essere l'alta scuola della realtà politica ascolana. E' un uomo di capacità e passione, qualità che investe quotidianamente nella sua veste di amministratore e di imprenditore".

Assenti ha ribadito, dal canto suo, che la candidatura di Filippo Olivieri è stata "ampiamente condivisa dal partito e tutte le polemiche che sono finite sui giornali in queste settimane le rispedisco al mittente".

"Olivieri - ha affermato Bono - è un uomo che sa fare politica e che capisce perfettamente che la politica è mettersi al servizio della collettività e non del proprio personalismo".

Bruno Gabrielli è intervenuto definendo Olivieri: "Una persona seria, un imprenditore con i piedi ben piantati per terra e nei problemi di oggi legati all'economia e all'occupazione e quindi un politico molto vicino ai problemi della gente".