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Dionisi Cartridge a rischio chiusura, un altro dramma del lavoro nel Piceno

Maltignano | I 21 operai della storica azienda di cartucce si sono ritrovati improvvisamente cassintegrati per tre mesi a zero ore. Tutto ciò alla vigilia del Natale e con poche prospettive per il futuro.

La Dionisi Cartridge, azienda Metalmeccanica di Maltignano, storica produttrice di cartucce, l'azienda dei cacciatori, è a rischio chiusura.
E' stata attivata una cassa Integrazione ordinaria a zero ore per tutti i 21 dipendenti e per 3 mesi; ma il futuro è drammatico perché a rischio ci sono 21 posti di lavoro; per di più i dipendenti non hanno ricevuto il pagamento del mese di Novembre 2010 né verrà corrisposto alcun anticipo della CIGO per i 3 mesi successivi.

Un problema interno all'azienda, tra soci, ed il contemporaneo venir meno del committente unico del prodotto cartucce, hanno determinato una situazione di sfaldamento dell'azienda, azzerato l'attività produttiva e posto una dura ipoteca sulla chiusura dello stabilimento di Maltignano.

Che la Dionisi Cartridge rimanga ferma a Gennaio 2011, proprio quando in chiusura della caccia riinizia lo stoccaggio per la successiva apertura della stagione la dice lunga sulle residue possibilità che l'azienda rimanga aperta.
I lavoratori e le loro famiglie vivono momenti estremamente difficili: alla Vigilia di Natale hanno uno stipendio in meno in tasca e sanno che davanti per 3 mesi non percepiranno alcun salario; poi al termine di questo cammino lo spettro della perdita del posto di lavoro.

Gli operai che improvvisamente si trovano a vivere una situazione così drammatica, hanno chiesto alle famiglie Dionisi e Cantini, i Soci storici e confligenti dell'Azienda di Maltignano, di garantire il pagamento almeno della mensilità di Novembre e di trovare una soluzione possibile per la ripresa produttiva dell'attività aziendale e la salvaguardia dell'occupazione. I lavoratori che hanno sempre operato con qualità e professionalità, conferendo alle cartucce prodotte nello stabilimento di Maltignano un affidamento che il mondo della caccia ha sempre ed ampiamente riconosciuto, non riescono ancora a comprendere per quale dannata storia di lite tra soci ed abbandono del committente unico, oggi alla Vigilia del Natale si trovino a vivere il taglio del salario e l'ombra della disoccupazione.

Certamente la UGL ed i lavoratori non demorderanno: "Chiederemo chiarezza su tutto - dicono dalla segreteria del sindacato - e faremo tutte le battaglie possibili per recuperare il salario non pagato e salvaguardare il posto di lavoro".

23/12/2010





        
  



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