FP CGIL torna a denunciare lassurda situazione della zona 12
San Benedetto del Tronto | La FP CGIL torna a denunciare lassurda situazione che si sta verificando nelle due Zone territoriali 12 e 13, di Ascoli e San Benedetto, dove da oltre un mese le attività operatorie dei due ospedali sono pressoché sospese senza alcun intervento.
Mentre in Ascoli la riduzione drastica dell'attività chirurgica ha fatto esplodere il numero degli interventi d'urgenza e in libera professione, a San Benedetto registriamo che alcune specialità sono costrette a programmare sedute pesantissime o a rinviare interventi, con i ringraziamenti delle strutture private.
È l'esempio dell'oculistica che avendo in programma numerosi interventi da eseguire, si è vista decurtare, dalla Direzione sanitaria, il numero già esiguo di sedute operatorie assegnate.
Va precisato che questa specialità, nell'ultimo anno, ha registrato un incremento straordinario di attività, effettuando circa 1.500 prestazioni ambulatoriali mensili, ed oltre 1.000 interventi chirurgici.
Dal luglio 2009, è diventato anche il centro di riferimento per alcune prestazioni, che venivano eseguite solo nelle strutture private, come il CROSS LINKING per la cura del Cheratocono, che nel Servizio Sanitario pubblico marchigiano si esegue solo a Macerata (in service) e a San Benedetto del Tronto e l'OCT per lo studio della retina e del nervo ottico, con 10/15 prestazioni al giorno (tutti i giorni della settimana) a San Benedetto del Tronto, mentre a Fermo si eseguono 10 prestazioni alla settimana e ad Ascoli il servizio è stato sospeso.
A chi da fastidio questa specialità che ha invertito di fatto il trend negativo che da sempre contraddistingueva l'ospedale di San Benedetto del Tronto; da una mobilità passiva ad una consistente mobilità attiva, diventando polo di attrazione nei confronti dei territori vicini, regionali ed extra regionali.
Una situazione inconcepibile che fa pensare al peggio, in un contesto dove le strutture private sono numerose, un specialità che, pur se organizzata in area vasta, riesce a rispondere alla domanda del territorio, evitando agli utenti il disagio di doversi rivolgere a strutture di altre zone.
La FP CGIL, nel sostenere con convinzione tutti i servizi pubblici di qualità, non permetterà che una politica sciagurata permetta la privatizzazione dei servizi costringendo i cittadini a pagarli di tasca propria.
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25/12/2010
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