Questa è una Regione delle NON scelte cosi' a fine anno, a chiusura di bilanci, tutto viene razionato, dal personale sanitario alle materie prime delle sale operatorie; naturalmente in questo scenario si inserisce "il privato convenzionato" il quale non affrontando spese di gestione come l'emergenza, il pronto soccorso, la pediatria, la neonatologia, riesce naturalmente a cogliere gli aspetti positivi legati al calo delle attivita'.

Si, ad un privato che si integri qualitativamente con il pubblico, no ad un sistema pubblico gestito come sta facendo la Regione Marche la quale abdica al forte ruolo quale e' del servizio sanitario pubblico.

I guai presso la zona12 non appartengono all'oggi, ma provengono da lontano, quando l'Ugl denunciava a piu' riprese la gestioni che si sono avvicendate.
L'organizzazione dell'area vasta non fa' riferimento alla domanda dei cittadini o alla collocazione geografica dei territori ma piu' evidentemente ad altre logiche poco chiare ed ecco che arriva lo scompenso dei servizi.

La politica sanitaria nel sud marche e' quindi in forte ritardo soprattutto consapevole di non poter o di non voler reagire complice dei disservizi che gravano sulla testa dei cittadini. Chiediamo quindi che le Istituzioni Regionali ed i Sindaci affrontino i nodi principali che determinano i disagi presso la zona 12 e 13 anche se le suddette questioni vengono costantemente sollevate da diverso tempo