Alla vigilia dell'ultimo consiglio comunale del 2010, il sindaco di Grottammare Luigi Merli illustra il bilancio di previsione per il 2011 alla luce dei tagli imposti agli enti locali dalla finanziaria dello scorso maggio (14 miliardi di tagli in una manovra da 22 miliardi): «Siamo di fronte ad una trasformazione, complessiva e aberrante, dell'impostazione amministrativa e del ruolo che gli enti locali hanno avuto negli ultimi 15-20 anni, anni in cui tali enti, in primo luogo i municipi, hanno costruito le fondamenta, le basi del welfare nazionale e anche, e soprattutto, hanno rivitalizzato la provincia sotto l'aspetto culturale».

Merli giudica «legittime» le decisioni del Governo e «condivisibile» la riduzione della spesa pubblica («se i numeri che ci vengono comunicati sono quelli reali»): ciò che il Sindaco considera inaccettabile è la fortissima penalizzazione indiscriminata degli enti locali, i "tagli lineari" che non tengono conto delle specificità delle singole realtà: «i comuni come il nostro, che avevano pro-capite un trasferimento minore e che già applicavano una gestione virtuosa del bilancio, riducendo al minimo le spese per la "politica" e quelle di rappresentanza, avvertiranno più pesantemente i tagli rispetto a quei comuni che da sempre hanno trasferimenti maggiori o che in passato sono stati più "spendaccioni"».

Le risorse a disposizione dell'amministrazione comunale di Grottammare diminuiranno di circa 788.000 euro rispetto al 2010: il settore sociale - uno dei più importanti e che più influiscono direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini - è stato sottoposto ad un intervento di razionalizzazione delle spese pur mantenendo i servizi già presenti: saranno rimodulate «le tariffe per alcuni servizi a domanda individuale (scuolabus e asilo nido) al fine di ottenere una maggiore contribuzione da parte degli utenti che non hanno difficoltà economiche» spiega l'assessore al Bilancio Alessandro Rocchi.
«Sono previsti, inoltre, un aumento della tassa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani di circa il 4% (a parziale copertura degli aumenti che si sono avuti negli ultimi due anni nei costi di raccolta e smaltimento) e una specifica entrata a fronte di una attività di verifica della regolare applicazione della Tarsu».

I fondi per la Cultura saranno fortemente ridimensionati benché, anche in questo settore, «l'impianto generale delle strutture e delle attività culturali e di intrattenimento rimarrà inalterato» continua Merli, senza dimenticare i festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, per i quali il Comune di Grottammare ha già ottenuto «il riconoscimento dell'utilizzo del logo ufficiale del Comitato nazionale».

Fa parte del bilancio di previsione anche la dismissione di alcuni beni immobili: «per rispettare il patto di stabilità, il Comune dovrà avere un saldo attivo di circa 1 milione di euro» spiega ancora Merli: «tale dismissione potrebbe permetterci dunque di raggiungere l'obiettivo, nella speranza che il mercato recepisca questa nostra offerta e che quindi questi beni immobili possano essere venduti».