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"Re Lear" al Teatro Pergolesi

| JESI - Si apre il 2005 con Shakespeare

Ad inaugurare il nuovo anno al Teatro Pergolesi sarà uno degli spettacoli più attesi di questa stagione, Re Lear di William Shakespeare ­ il primo Re Lear sul palcoscenico del teatro jesino ­ con Roberto Herlitzka, interprete di grande profondità e abilità, premio Eti 2004 come "migliore attore", affiancato da un cast di alto livello tra cui spicca anche Alessandro Preziosi, tra gli interpreti di maggior talento della nuova generazione oltre che un beniamino del pubblico televisivo.

Lo spettacolo ­ diretto da Antonio Calenda e prodotto da Il Rossetti ­ Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ­ andrà in scena domenica 2 e lunedì 3 gennaio nell¹ambito della stagione teatrale promossa dal Comune di Jesi e dall¹Amat, con il contributo della Banca Popolare di Ancona e con la direzione artistica di Franco Cecchini.

Scrive il regista nelle note allo spettacolo: "Noi dobbiamo accettare il peso di questo tempo triste. Dire ciò che sentiamo e non ciò che conviene dire". Risuona con tale forza e senso nelle coscienze contemporanee il monito racchiuso nella bellissima battuta con cui Edgar conclude il Re Lear, che questo suo appello potrebbe essere sufficiente a sintetizzare le ragioni che ci inducono oggi ad affrontare l'opera.

In un mondo come il nostro, in cui sempre più spesso dimentichi della realtà vera, dei valori più profondi, sembriamo inclini a giustificare qualsiasi cosa ­ la guerra, la violenza, la disonestà ­ attraverso una ridda di parole vuote, di asserzioni prive di senso, Re Lear si rivela un testo fortemente allusivo alla contemporaneità, capace di testimoniare con sorprendente intensità l¹aporia che tuttora viviamo fra significante e significato, fra parola e sentimento, fra ciò che dichiariamo per convenienza e quanto invece si agita nell'oscurità del nostro animo.

Nella figura poetica di Lear si intuisce il protagonista d¹una vicenda di dolenti contraddizioni, di virtù punite, di saggezza che sgorga dalla follia e dalla sofferenza, di cecità fisiche e morali che rendono impossibile addirittura ai padri leggere nei cuori dei figli. Un uomo dunque posto al centro di un universo di solitudine e illusione, in cui ogni certezza è precaria e in cui ­ con straordinaria precisione ­ si riflettono le angosce del tempo di Shakespeare e del nostro. Angosce, sofferenze contro le quali a volte solo la follia ­ mimata o reale ­ sembra poter rappresentare uno scudo efficace.

Un mondo che a Lear appare come un grande palcoscenico di pazzi e che proprio attraverso il palcoscenico continua a parlarci e a muoverci alla riflessione. Ho affrontato quest¹opera, che considero una vetta assoluta della coscienza civile e poetica dell'occidente, con grande emozione e senso di responsabilità forte dell¹apporto intellettuale, oltre che artistico, di una compagnia d¹interpreti di notevole prestigio, a partire dal protagonista, Roberto Herlitzka a cui mi lega un lungo e fruttuoso rapporto di collaborazione, che spesso ci ha portati al Festival Shakespeariano di Verona (un ricordo particolarmente bello conservo del Sogno d¹una notte di mezza estate, nel cui cast figuravano anche Mario Scaccia ed Eros Pagni).

Nell¹accingerci alla messinscena, abbiamo cercato di realizzare un¹utopia: quella di non scegliere fin dall¹inizio una via univoca d¹interpretazione che elida tutte le altre, ma di rispettare il più possibile la polisemia del testo, esprimendo la ricchezza immensa di piani di lettura, di prospettive, di nuovi orizzonti che continuamente l¹opera schiude ai nostri occhi.

Un teatro dunque che non intende restituire una facile imitazione della vita, ma il senso della sua ambiguità, di quell¹imprevedibilità e incoerenza delle cose umane che appartengono a ogni esistenza e che trovano nella celeberrima scena della tempesta la rappresentazione più forte, vera e dolente."

Le scene dello spettacolo sono di Bruno Buonincontri, le luci di Nino Napoletano e le musiche di Germano Mazzocchetti. Tra i protagonisti figurano gli attori Daniela Giovanetti, Luca Lazzareschi, Giorgio Lanza, Rossana Mortara e Osvaldo Ruggieri.

Informazioni: biglietteria Teatro Pergolesi 0731 538355. Inizio spettacoli ore 21:00.

28/12/2004





        
  



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