Il vice sindaco e assessore alla Cultura, Andrea Maria Antonini, presenterà domani, venerdì 29 dicembre, alle ore 12.00, presso la sala Ceci della civica Pinacoteca, un filmato che illustra il recupero di alcuni importanti reperti storici ritrovati presso l’eremo di S. Marco.

Citato per la prima volta in un lascito testamentario del 1253, l’eremo di San Marco ospitava una comunità di monaci cistercensi. Il XII° secolo, del resto, segnò l’apice della vita eremitica sul San Marco e sulla montagna dei Fiori dove le cavità naturali si trasformarono in luoghi di riflessione e preghiera per quanti, nel lavoro e nella contemplazione ascetica volevano avvicinarsi a Dio.

Posto sotto l’egida dell’episcopato ascolano, l’eremo si legò subito, con un fortissimo senso percettivo alla città di cui divenne ben presto un punto di riferimento spirituale.

Dalle sue bifore lo sguardo spazia su tutta Ascoli e giù lungo la valle del Tronto e il mare. L’edificio era diviso su due piani. Il primo (ora spoglio) è sostenuto da una imponente volta a botte che in origine era affrescata con soggetti sacri il secondo, invece, corrisponde alla grotta naturale con la volta ricoperta di capelvenere.