Un'interpretazione magistrale quella offerta da Giorgio Albertazzi agli spettatori accorsi presso la Sala della Ragione del Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno. Il grande attore si è confrontato con celebri brani di Shakespeare tratti dall'Otello e dall'Amleto, ma anche con sonetti tradotti di suo pugno; non sono mancate letture di Dante, Cavalcanti e, in prima assoluta, del nostro Cecco d'Ascoli: si è aperta così in grande stile la XXI edizione del Premio Internazionale Ascoli Piceno, promosso dall'Istituto Superiore di Studi Medievali "Cecco d'Ascoli". Accanto al Presidente dell'Istituto Luigi Morganti e al Presidente del Comitato Scientifico del premio Ascoli Piceno Antonio Rigon, presenti all'avvio dei lavori del convegno su "Fama e Publica vox", il Sindaco Guido Castelli, gli Assessori alla Cultura del Comune Aliberti e della Provincia Antonini e l'amministratore della Fondazione Ascoli Piceno Franco Bono.

Al termine della performance all'attore è stata consegnata la Medaglia conferita per merito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all'Istituto di Studi Medievali; Albertazzi è stato inoltre omaggiato di due eleganti volumi riguardanti la città di Ascoli che ha dichiarato di amare molto e che gli ha riservato una calorosa accoglienza.

Prima assoluta per i favolosi versi di Cecco recitati dal maestro Albertazzi; prima assoluta anche per Sasha Zamler-Cahart che, domani alle 20.15 e sabato alle 16, nella chiesa di San Venanzio in piazza Bonfini, farà ascoltare, per la prima volta al pubblico ascolano, il frutto del suo lavoro di ricerca portato avanti lo scorso anno presso la sede locale dell'Archivio di Stato.

Un documento eccezionale quello messo in musica dai sei Cantores di Zamler: la trascrizione di un lacerato pergamenaceo rinvenuto in una legatura di un volume notarile, ribattezzato "Frammento di Ascoli", che contiene la partitura di un brano di musica profana trecentesca; quasi tutti i brani decifrati sulla pergamena sono "unica", non sembrano cioè esistere in nessuna altra fonte. Un duro lavoro di ricerca e ricostruzione alla base dell'evento che attirerà su Ascoli l'attenzione della comunità scientifica internazionale, come già dimostrato dall'arrivo in città del professor Michael Cuthbert del Massachusetts Institute of Technology di Boston, coautore delle trascrizioni del frammento ascolano assieme ad Agostino Ziino dell'università Tor Vergata di Roma, attualmente presidente dell'Istituto Italiano per la Storia della Musica.

Zamler, oltre che con il suo intervento in lingua latina previsto per la mattinata di sabato, parteciperà al Premio Internazionale Ascoli Piceno con la direzione del "The Ascoli Ensemble"costituito da sei cantanti provenienti da tutta Europa, Niels Berentsen, Ben Eastley, Reut Shabi, Maria Valdmaa, Oscar Verhaar e Alejandra Wayar Soux, che si esibiranno in musiche mai ascoltate in epoca moderna e probabilmente mai eseguite neanche dal 1400 ad oggi.