Per ricordare diritti e doveri
Fermo | Lassociazione Fer-Menti presenta la Charta Firmana
di Francesca Ripa
Fermo sta diventando provincia, nuovi uffici, nuove cariche, e quindi nuove poltrone. Quante di queste saranno occupate dignitosamente e con coscienza?
L’associazione Fermenti all’interno dell’incontro Democrazie e Sviluppo – dalla “lotta per le poltrone” alla responsabilità delle scelte, ha presentato ieri sera, presso l’auditorium S. Gregorio, la Charta Firmana.
In vista della costituzione della neo provincia fermana, si è sentita l’esigenza di ribadire concetti inalienabili per una sana vita politica. Si invita i rappresentanti del popolo ad un atteggiamento più coscienzioso e responsabile. Nello stesso tempo si invita la società civile ad una maggior partecipazione.
Il “manifesto” propone i seguenti punti:
1. La “nuova provincia” è qualcosa di più di “nuove poltrone”, è soprattutto un’esperienza di identità e di appartenenza che richiede una consapevolezza, argine alle derive di una mentalità da “colonia” o da “terra di conquista”.
2. La democrazia ha bisogno di percorsi più trasparenti per la rappresentanza. A destra e a sinistra la discussione intorno alle scelte dei candidati molto spesso è sottratta al territorio.
3. Ci sembra importante rilanciare il tema della “partecipazione”, enfatizzando il suo legame con lo sviluppo locale, superando l’idea che il futuro del Fermano sia solo un problema di pochi.
4. Pensiamo ad una società locale in cui venga valorizzato il ruolo della Società Civile Organizzata, nella funzione di voice, di advocacy ed anche di costruzione di una “sintesi sociale” utile per una “sintesi politica”, alternativa ad una “signoria della politica”.
5. Possiamo immaginare il territorio come luogo di interazione e di integrazione almeno tra tre economie: della produzione, della conoscenza e sociale.
6. L’ascolto è la via migliore per la costruzione del bene comune. Per questo è importante individuare le contraddizioni esistenti ed evitare che tutto si risolva in pochi tavoli ristretti e spesso asfittici.
7. Pensiamo che il tema dello sviluppo, accanto alle classiche categorie dell’economia e del lavoro, possa essere attraversato raccogliendo le sfide della condizione giovanile, della scuola e della formazione, del sistema di welfare.
All’incontro hanno partecipato autorità politiche locali e nazionali: Savino Pezzotta, segretario nazionale Cisl; Luigi Minardi, presidente del Consiglio Regionale delle Marche; Francesco Massi, Consigliere regionale UDC, Stefano Bastianoni, senatore della Margherita; Remigio Ceroni, coordinatore regionale di Forza Italia, Paolo Petrini, assessore regionale Marche, Don Vinicio Albanesi della comunità di Capodarco e Massimiliano Colombi che ha coordinatore la tavola rotonda.
Rimane da chiedersi perché, oggi, c’è bisogno di un manifesto che ricordi a politici ed elettori quali siano le loro responsabilità civili in qualità di onesti e responsabili cittadini.
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03/12/2005
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