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Casa Famiglia Manuela se ne deve andare...fermatela!

Ripatransone | Imminente lo sfratto da parte di un privato che fino ad oggi ha ospitato la Casa Famiglia. I volontari chiedono che la realtà solidale locale rimanga in zona e non venga allontanata in altre zone d'Italia.

di Adamo Campanelli

I volontari di Casa Manuela

"Casa Famiglia Manuela" potrebbe andarsene dalla nostra città nei prossimi mesi. L'appello accorato è quello dei volontari che in questi 10 anni hanno seguito l'attività solidale e di vita di Gioacchino e Claudia Bruni.

Infatti la Casa Famiglia che attualmente si trova in frazione San Salvatore di Ripatransone, dovrà abbandonare, a causa di uno sfratto dei privati che li ospita, l'abitazione. Con loro andranno via i 12 ospiti, ragazzi e non, chi con problemi di handicap, chi di tossicopdipendenza, prostituzione o agli arresti domiciliari.

"Il problema- spiegano i volontari tra cui Fabrizia Zappasodi- è che noi non vogliamo perdere questa realtà, unica nella zona, e di esempio per molti di noi, che in questi anni hanno seguito le orme di Claudia e Gioacchino diventando famiglie affidatarie".

Ma l'allarme lanciato dai volontari non è solo affettivo, anzi si parla proprio di problema di adattamento dei ragazzi che in questi anni hanno frequentato le scuole cittadine, integrandosi attivamente e crescendo, che dovrebbero riniziare tutto da capo in una nuova regione e in una nuova realtà.

A questa situazione è stata sensibilizzata la curia Vescovile, e S.E.Mons Gervasio Gestori si sta muovendo per cercare di trovare una sistemazione degna per la Casa Famiglia. Infatti, sono diverse le opportunità o una situazione in affitto, o in vendita oppure anche un pezzo di terreno edificabile. Associazioni del posto si farebbero carico di trovare i fondi necessari per far fronte a queste necessità.

Da tenere presente che gli abitanti della Casa Famiglia, non si troverebbero in mezzo ad una strada dopo il quinto sfratto in 10 anni, ma avrebbero una nuova sistemazione in un'altra parte d'Italia, grazie al contributo dell'Associazione Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi, di cui fanno parte.

"Non vogliamo perderli- affermano i volontari Sandro Pizzingrilli, Mimmo Sgattoni, Sonia Pompei- ci hanno dato tanto in questi anni ed insegnato che il disabile e l'abile possono convivere insieme amabilmente senza nessun tipo di differenza".

L'appello è quello di cercare al più presto una nuova sistemazione per Casa Famiglia Manuela in zona.

03/12/2007





        
  



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