Così hanno votato, in ordine alfabetico:

Franco Cameli, IL MESSAGGERO- VOTO 6 : “Un voto per le buone intenzioni manifestate. Per un’analisi di risultati più concreti ci risentiamo a Pasqua” -
Alessandra Clementi, CORRIERE ADRIATICO - VOTO 4 : “Fin qui una squadra da parrocchia” - Pasquale Bergamaschi, RESTO DEL CARLINO, VOTO 6  : ” Da rivedere a distanza ” -
Carlo Di Giovanni, TELEADRIATICA/7GOLD , VOTO 6:”Sufficienza per il lavoro svolto giudiziosamente in virtù di una programmazione….anticipata”- 
GianAndrea Mariani, TVP - VOTO 5.1/2  :”Da rivedere a ….settembre” – 
Oliver Panichi, SAMBENEDETTOGGI.IT, VOTO 6.1/2 : ”Angoli da smussare. Voto di fiducia aspettando le grandi sfide” -
Silvestro Pompei, LA PROVINCIA, VOTO 7  :” Facciamo conto di essere ancora in luna di miele” - Carmine Rozzi, IL QUOTIDIANO.it -VOTO 6 :”Voto di attesa aspettando il Bilancio di Previsione” -

Rispecchiando il pensiero dell’opinione pubblica otto cronisti della stampa locale accreditati alla politica giudicano con molta cautela il primo semestre della Giunta Gaspari. Dalla media dei voti attribuiti ne esce fuori una sufficienza stentata. Più che un giudizio su quel che è stato fatto nei primi sei mesi si è inteso dare un voto di fiducia per il futuro come risulta dalla maggior parte delle motivazioni.

Se da un lato è vero che, con una maggioranza formata per gran parte da assessori e consiglieri alla prima legislatura, prendere un voto di sufficienza non è poi da buttare via, d’altro alle declamazioni ambiziose di Sindaco e Assessori non ha fatto ancora seguito quel “colpo d’ala” né quella “new wave” tanto reclamizzata e sbandierata . Pesa, sopra ad ogni cosa, non aver saputo dare seguito e portare a compimento alcune opere cittadine già avviate, finanziate e progettate come il lato est di Viale De Gasperi, gli ultimi ritocchi al Teatro Concordia, la parte nord dell’ultimo tratto di Viale Secondo Moretti, , Piazza San Pio X,  lo smaltimento di gas e liquami (post mortem)della discarica che costano 180 mila euro all’anno. Un Palacongressi che, dall’ultima elezione di Miss Italia non ha avuto una manifestazione che gli competa. Più che “panettone” è in realtà una “cattedrale nel deserto” il cui project financing (non il top come soluzione ma almeno un passo in una qualche direzione) è al palo per via di un ricorso (interessato) del proprietario di un multisala nella “Cittadelle Stelle”.

Così come “ristagnano” sia la captazione delle acque bianche di Via Asiago, nonostante un finanziamento di 630 mila euro dall’Ato (Ambito Territoriale Ottimale), che quelle di Piazza San Giovanni e Piazza Garibaldi, anche qui tutto finanziato. I lavori, che secondo la Giunta sarebbero dovuti iniziare mesi fa sono in stand- by per via di un nuovo tracciato di scarico che a quello sull’Albula, previsto nel progetto originario, vede il deflusso direttamente nei fondali del porto.

In sei mesi, i traguardi importanti si contano sulla dita di una mano. Tra questi: la riduzione dei membri della Commissione Edilizia a quattro, l’acquisizione del Molo Sud, il proseguimento dei lavori sul Lungomare (motu proprio), completamento Via XX Settembre (motu proprio),l’inaugurazione di Piazza San Filippo Neri, l’inaugurazione del sottopasso dell’Airone. Nella conferenza stampa di fine anno Gaspari ha elencato una serie di iniziative ad ampio respiro e di grande impatto cittadino. Tanto per fare un esempio: “Un molo come quello di Valencia e un porto che richiami quanto è stato realizzato a Lisbona”.

Un sei di incoraggiamento per queste vedute e queste legittime ambizioni. Una sufficienza stentata per non aver saputo portare a termine opere già finanziate e compiute a metà