No al satanismo!
| ROMA - Cattolici, Evangelici, uomini politici, invitano le autorità a fermare lo show di Manson il 10 dicembre a Milano.
di Papaboys
"No al rock degli orrori, no agli "show" dai contenuti di violenza, morte, distruzione, autodistruzione, no all'uso dell'arte al servizio di una spiritualità e cultura di morte", oltre che di blasfemia, e sacrilegio.
Don Oreste Benzi, presidente dell'Associazione Giovanni XIII°, sempre in prima fila nella difesa dei diritti dell'uomo, della salvaguardia della dignità della persona, scende in campo a 6 giorni dall'annunciato show di Marilyn Manson a Milano, e chiede un intervento del Ministro degli Interni Pisanu, (un documento è stato inviato anche al sindaco di Milano Gabriele Alberini", sottolineando che personaggi come Manson (diversi purtroppo che calcano prevalentemente le scene di una certa musica rock), "scrive musica inneggiando all'odio, alla pazzia e alla morte.
Il suo ultimo album "The golden age of Grottesque", continua Benzi, "è tutto un inno spaventoso al vuoto, al nichilismo e alla perdizione dell'individuo". A Marilyn Manson, che viene chiamato con l'appellativo di "reverendo" dalla chiesa di satana, il cui "nome d'arte" fa riferimento a Charles Manson, il capo della setta satanica che nel 1969 uccise a Miami l'attrice Sharon Tate, moglie del regista Roman Polansky, sono legati numerosi episodi di cronaca riportati dagli organi di informazione, l'ultimo: potrebbe essere accusato dal procuratore svizzero di aver violato la legge svizzera che tutela la religione e per i messaggi violenti durante un suo "show". E' partita una indagine, dopo la denuncia depositata da gruppi di cristiani in occasione di una "esibizione" il primo dicembre scorso.
In queste ore scende in campo anche il "Cartello per il No al satanismo", al quale aderiscono decine e decine di associazioni, gruppi, enti, organizzazioni cattoliche, singoli cittadini anche non credenti, ma con profondo senso di civiltà, gli artisti cristiani di tutte le arti, soprattutto della musica cristiana contemporanea, e del quale www.papaboys.it è portavoce; scende in campo anche il più importante e qualificato portale dell'informazione nel mondo evangelico italiano e internazionale: www.icn-news.it.
"In questi tempi in cui si lotta contro il terrorismo", afferma don Benzi, "la nostra Italia apre le porte ad uno "show" cui assisteranno in maggioranza adolescenti che subiranno l'incitamento alla violenza, alla trasgressione. Adolescenti, terra di nessuno, vittime del vuoto di ideali e di moralità vengono spinti all'orrido".
Il cartello per il "No al satanismo" invita dal canto suo da una o parte tutti i cristiani alla mobilitazione e alla preghiera, alla veglia, alla intercessione secondo i vari metodi adottati nelle diverse spiritualità, e dall'altra invita le autorità competenti sia a livello nazionale che locale (della zona di Milano) a prendere in esame la situazione per eventuali iniziative da intraprendere.
Il parlamentare milanese di Alleanza Nazionale Roberto Alboni dichiara tra l'altro che "E' inammissibile dare spazio a chi utilizza il palcoscenico per proporsi nel ruolo di anticristo". "E' necessario insorgere a 360 gradi per dire no alla violenza, anche se esiste una libertà di comunicazione, oggi è mostruoso assistere ad un uso molto discutibile di certi mezzi per la quantità di messaggi distruttivi che vengono lanciati contro persone, esseri viventi, non conosco il personaggio Manson ma prendo le distanze da chiunque lanci messaggi violenti".
Questa la dichiarazione di Flavio Lotti, coordinatore nazionale della "Tavola della Pace", rilasciata nei giorni scorsi. Giovanni Bozzetti, assessore ai Grandi Eventi del Comune di Milano: "Io ritengo che lo "show" di cui si parla, i messaggi, gli atteggiamenti, le azioni fatte sul palco, che sono particolarmente rivolti e percepiti da una parte del mondo giovanile, sia altamente diseducativa".
Il segretario regionale dell'Udc della Lombardia, Domenico Zambetti: "Esprimo il mio più deciso dissenso e lo farò valere in tutte le sedi istituzionali, sullo "show" di Marilyn Manson, esso è diseducativo, non si tratta di cultura né tanto meno di libertà di espressione e l'articolo 21 della Costituzione italiana non c'entra nulla con chi inneggia soprattutto alla violenza, alla morte, all'oscenità.
"Negli «show» di cui si parla, sottolinea Arrigo Muscio, presidente dell'Associazione nazionale genitori cattolici, "noi ravvediamo anche violazioni dell'ultimo comma della Costituzione Italiana: "Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli, e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume.
Il secondo comma dell'articolo 10 dice: "L'esercizio di queste libertà che comportano dei doveri e delle responsabilità può essere subordinata a determinate formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni, previste dalla legge, che costituiscono misure necessarie, in una società democratica, per la sicurezza nazionale, per l'integrità territoriale o per la sicurezza pubblica. Per la difesa dell'ordine e per la prevenzione dei delitti, per la prevenzione della salute, della morale, per la protezione della reputazione dei diritti di altri".
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04/12/2003
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