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Le attività dell'unità Nucleare Biologica e Chimica del Contingente a Kabul

| KABUL - Tutti i dati raccolti sul terreno e dalle successive analisi sono elaborati ed immessi in un database per poi essere comunicati ai Comandi Superiori.

Presso "Camp Invicta" sede del Contingente Italiano, ITALFOR XIV, su base 7° Reggimento Alpini di Belluno, al comando del Colonnello Antonio MAGGI, è di stanza il plotone NBC "EBOLA", che assicura, oltre ai compiti "nazionali" assegnati (quali ad esempio il controllo chimico e radiologico e la bonifica sanitaria contro afta epizootica e aviaria di tutti i materiali rientranti in Italia), gli interventi specialistici di difesa NBC per tutto il Contingente multinazionale presente nell'area di Kabul.

Il 7° Reggimento Difesa NBC "CREMONA" è l'unico Ente a livello Forze Armate specializzato nella difesa chimica, biologica, nucleare e radiologica. In particolare, uomini e donne del Settimo Cremona, stanno svolgendo in questo periodo un'intensa operazione su tutta l'area d'operazioni del Regional Command Capital (RCC) alla ricerca di siti potenzialmente pericolosi.

Questa tipologia di operazioni, inquadrata nelle operazioni di R.O.T.A. (Release Other Than Attack) Risk Reduction, ha come scopo l'acquisizione di informazioni e dati su siti potenzialmente a rischio per la prevenzione e l'eventuale gestione di eventi ROTA. Con l'acronimo ROTA si intende un evento, incidente o guasto, che determini un rilascio accidentale di sostanze tossiche (Toxic Industrial Material) di natura chimica, biologica o radiologica. Tali eventi sono associati, per similitudine degli effetti, agli eventi NBC e vengono trattati e gestiti con procedure del tutto simili.

Riveste carattere di particolare rilevanza la conoscenza dei siti potenzialmente dannosi: si deve innanzitutto verificare la presenza di materiali o sostanze pericolose, identificarne la natura e determinarne le quantità per poi raccogliere le informazioni in un database ed elaborare i dati. Per ogni sito a rischio si calcolano, anche con l'ausilio di software, le eventuali aree di pericolo (dovute ad esempio alla formazione e propagazione di nubi tossiche) verificandole per tutte le casistiche (condizioni meteo, giorno/notte, versamenti, incendi, etc) per essere pronti in caso di evento ad allertare le truppe ISAF e la popolazione e mettere in atto le misure necessarie a ridurre i danni.

Tutti i dati raccolti sul terreno e dalle successive analisi sono elaborati ed immessi in un database per poi essere comunicati ai Comandi Superiori.

04/12/2006





        
  



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