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Turbogas- Le decisioni del Consiglio Comunale di Folignano.

Folignano | Un ampia disanima del Presidente del consiglio comunale sulle conseguenze e le eventualità di un ripensamento sulle funzioni della centrale. Richiesto l’intervento della Provincia per lo studio di un Piano Energetico, anche con l’ausilio dell'università.

di M.Giacomucci

Il Presidente del Consiglio Comunale di Folignano.

Il presidente del Consiglio comunale di Folignano, Daniele Ricciotti, a seguito della commissione consiliare del 26 novembre che aveva dato mandato al suddetto ed al consigliere Luigi Sciamanna di redigere un documento unitario sul tema della centrale Turbogas prevista nella zona di marino del Tronto, rende noto quanto segue:

"Il consiglio comunale del 30 novembre ha a lungo discusso sul tema posto all'ordine del giorno circa l'eventuale costruzione di una centrale turbogas nella zona industriale limitrofa all'abitato di Villa Pigna.
Dal costruttivo confronto è emersa tutta la preoccupazione da parte dei gruppi consiliari sia di maggioranza che di opposizione i quali hanno convenuto sul metodo fin qui adottato nella gestione delle azioni che la presidenza del consiglio comunale ha intrapreso.

Si è inoltre dato atto che il "No" alla centrale - così come è stata proposta nel progetto preliminare - non rappresenta una chiusura netta ed ideologica a qualsiasi progettazione, bensì rappresenta un segnale che mira ad ampliare la discussione sulle varie possibilità offerte dalle attuali conoscenze tecniche, aprendo a soluzioni alternative dal minor impatto ambientale e che non vadano inutilmente a stravolgere la vita dei cittadini per una sovrapproduzione di energia elettrica in favore del profitto di qualche industriale.

Al consiglio comunale la presidenza Ricciotti ha sottoposto l'esame del documento unitario stilato con il consigliere Sciamanna Luigi nei giorni precedenti, evidenziando i punti salienti che lo caratterizzano.
In primo luogo si esprime preoccupazione per la natura ed il dimensionamento del progetto, per i toni sommessi con cui è stato presentato, contrarietà all'approvazione dello stesso in quanto difforme dai criteri posti alla base del PEAR
(Piano Energetico Ambientale Regionale) sul principio di ecoefficienza energetica e per le applicazioni di area industriale omogenea e per il criterio della produzione distribuita e non concentrata di energia (enunciati del punto 2 e 4 del documento di sintesi del PEAR).

Sono emersi, inoltre dubbi circa la procedura di "via" e l'incoerenza delle motivazioni sulla cogenerazione - secondo il preliminare la centrale dovrebbe produrre calore per la cartiera, ora chiusa, nelle immediate vicinanze dell'impianto da realizzare-.

Si è convenuto anche sulla esigenza che, prima di autorizzare determinati impianti, la Provincia approvi un proprio Piano Energetico dalle risultanze di uno studio approfondito e particolareggiato, sui luoghi di domanda e deficit di energia, e a prospettare e calibrare interventi ammissibili solo laddove si possa determinare l'enunciato principio di "eco-efficienza energetica".
In tale processo sarebbe auspicabile il coinvolgimento effettivo e fondante di tutte le amministrazioni comunali, affinché lo strumento di programmazione stimoli le suddette amministrazioni comunali ad un maggiore impiego di fonti rinnovabili;
Continuare a favorire sostegni concreti e immediatamente accessibili alle realtà locali e domestiche, compatibilmente e in aggiunta, al sistema di incentivazioni attivato dallo Stato centrale, oltre ad approfondire la ricerca della produzione di energia da fonte rinnovabili, mediante le professionalità che già operano nelle strutture pubbliche e private.

Sarebbe un ulteriore contributo un maggiore coinvolgimento degli Istituti a partecipazione pubblica e del sistema universitario per individuare un numero discreto di interventi tra quelli più promettenti, sui quali puntare per stimolarne la ricerca ed ottenere ricadute positive anche nel breve periodo, con la priorità alla ricerca della produzione di energia da fonte rinnovabili, eolica, biomasse, biocarburanti e geotermia.

Inoltre, il Consiglio ha preso atto che, a seguito della definitiva approvazione del piano regolatore generale, si sono create aspettative legittime ai proprietari delle aree divenute edificabili, con l'ulteriore considerazione che il Comune di Folignano ha da sempre garantito ai suoi oltre 9300 cittadini una buona qualità ambientale, preservando il territorio da interventi dal forte impatto.

Pertanto il documento unitario, votato all'unanimità dai consiglieri ha dato mandato agli organi comunali competenti, di produrre osservazioni sulla base dei rilievi evidenziati e specificatamente per:

I. Adottare tutte le azioni amministrative e giudiziali per opporsi alla costruzione della centrale di cui in premessa e volte a tutelare i cittadini di Folignano dal deterioramento ambientale che l'impianto in oggetto dovesse determinare al proprio territorio dal relativo deprezzamento dei valori immobiliari, viste anche le aspettative determinate dall'approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale

II. Chiedere alla Provincia di Ascoli Piceno, di addivenire alla approvazione del PEAP, Piano Energetico Ambientale Provinciale, al fine di individuare le esigenze energetiche e sulla base di queste ammettere tipologie e localizzazione di impianti tali da ottimizzare ed equilibrare la produzione di energia in relazione alla reale esigenza del territorio e dei poli produttivi;

III. Richiamare gli Enti Regione e Provincia al rispetto del concetto di equità e sussidiarietà che non scarichi esclusivamente sul territorio Piceno il peso di un deficit energetico che deve essere ripartito anche con la nuova Provincia di Fermo;

IV. Non autorizzare impianti di produzione di energia che risultino difformi dai criteri del PEAR e da un coerente inquadramento territoriale con relativo equilibrio tra domanda ed offerta di energia;

V. Avvalersi di tutte le iniziative ammesse dalla Legge Regionale n. 7/04, e valutare, anche attraverso lo strumento della "inchiesta pubblica" quali migliori condotte adottare.

Inoltre, ed è notizia del 3 dicembre, che la Regione Marche con apposito invio a mezzo fax, ha comunicato al comune di Folignano e agli altri enti locali anche del vicino Abruzzo che: "si è rilevata la necessità per il proponente di estendere il deposito del progetto ad alcuni Comuni dell'area limitrofa all'intervento che ricadono anche nel territorio abruzzese. [...] La società SEA Spa ha inoltre comunicato che provvederà a pubblicare l'avviso di deposito del progetto su un quotidiano a diffusione regionale e nel Bollettino della regione Marche presumibilmente il prossimo 6 dicembre 2007. Non appena verificato che il proponente avrà effettivamente provveduto alla pubblicazione dell'avviso, verrà data tempestiva comunicazione ai Comuni interessati affinché provvedano al loro necessario deposito ... e a tutte le forme di pubblicità che i comuni stessi riterranno di attuare."

Il Comune di Folignano vigilerà su quanto proposto dalla Regione Marche, promuovendo tutte le iniziative di pubblicità della progettazione preliminare e le eventuali ulteriori azioni a contrasto di impianti inutilmente sovradimensionati che andrebbero a minare, sotto molti aspetti, la salute pubblica (inquinamento ambientale, acustico, modifiche del microclima locale ecc...)".


Daniele Ricciotti.

 

04/12/2007





        
  



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