Ma per avere il quadro esatto della quantità è necessaria una perizia per stabilire quanta sia realmente la merce trovata dai carabinieri. E' quanto emerge a margine dell'inchiesta che ha portato al ritrovamento di una vera e propria Santa Barbara in via Valle del Forno, sulle colline sanbenedettesi, dove due fratelli, entrambi finiti in manette, nascondevano un vero e proprio arsenale di fuochi d'artificio, di fabbricazione cinese, che con molta probabilità doveva servire a invadere il mercato che si annuncia per le feste di fine anno.

I carabinieri di San Benedetto, che hanno scoperto l'ingente quantitativo di botti, il più grande in assoluto per il territorio, parlano di una situazione delicata e preoccupante, considerata la breve distanza che c'era tra i botti e le abitazioni.

Stoccarli in quel modo è stato sicuramente un azzardo che avrebbe potuto provocare danni inimmaginabili. Come dicevano due sono le persone arrestate con l'accusa di concorso in illecita detenzione e stoccaggio di materiale esplodente. Si tratta di un imprenditore di 57 anni del Teramano, G. T., e il fratello, V. T., residente in uno dei centri collinari della Riviera.

Il primo è titolare di una ditta che commercializza fuochi d'artificio, ed era già stato denunciato l'estate scorsa, dopo che i carabinieri avevano scoperto un analogo quantitativo di botti in un casolare dell'Ascolano, a Offida. Le indagini dei carabinieri proseguono e sono state estese anche in altre regioni per cercare di capire se vi sia altra merce nascosta e soprattutto chi tira le fila di questo pericoloso mercato.