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Biologi “magistrali” all’ Università di Camerino

| CAMERINO - Giovedì 16 dicembre, presso l’aula magna del Polo didattico “Granelli”, si svolgerà la seduta di laurea dei primi biologi “magistrali”

Si svolgerà giovedì 16 dicembre, presso l’aula magna del Polo didattico “Granelli” dell’Università di Camerino, la seduta di laurea dei primi biologi “magistrali”, ovvero i  primi “prodotti” di un percorso didattico altamente innovativo, quello in “Scienze Biomolecolari e Biofunzionali”, che si è sviluppato secondo la formula del 3+2 prevista dalla legge di riordino del sistema universitario.

Di recente l’espressione “laurea specialistica”, presente nella normativa di riforma, è stata sostituita dal Ministro Moratti con quella di “laurea magistrale” e pertanto quelli di Unicam sono, in ambito nazionale, i primi biologi “magistrali” che si laureano. La cerimonia di laurea sarà per questo preceduta da una tavola rotonda sul tema “Prospettive occupazionali del laureato magistrale in Biologia”, che prenderà in esame la valenza formativa del percorso di studi in “Scienze Biomolecolari e Biofunzionali” e, soprattutto, l’impatto che esso potrà avere nel mondo del lavoro. All’incontro-dibattito interverranno, in qualità di relatori, professionisti dei diversi settori della Biologia, fra i quali Tristano Leoni dell’ARPA Marche e Massimo Tocchini, Primario del Laboratorio Analisi dell’Ospedale Torrette di Ancona, alcuni imprenditori impegnati nel campo della diagnostica molecolare, il vice Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi e naturalmente alcuni docenti Unicam.

Gli esperti presenti avranno inoltre l’opportunità di assistere alla presentazione dei lavori di tesi per valutare la validità dei contenuti culturali acquisiti delle tre giovani laureande che, peraltro, si presentano con un curriculum scolastico estremamente brillante.

L’iniziativa, che avrà luogo a partire dalle ore 15.30, si dimostra particolarmente interessante anche alla luce della graduale estensione della certificazione di qualità alle proposte didattiche dell’Università di Camerino e, nel caso specifico, rappresenta una sorta di verifica dei risultati ottenuti dal corso in “Scienze Biomolecolari e Biofunzionali” che, in fase progettuale, è nato anche grazie al contributo di un costruttivo  confronto tra formazione, professione e mondo del lavoro.

09/12/2004





        
  



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