La contessa Emanuela di Castelbarco, nipote del grande Arturo Toscanini, veste gli abiti di Vittorio Camaiani. Lo stilista sambenedettese ha disegnato l’abito per la prima dell’Aida alla Scala di Milano. La nobildonna, figlia di Wally secondogenita del Maestro, ha scelto di indossare un abito nero in seta, doppiato di chiffon con scollatura ed ampie maniche, tempestato da 5 mila cristalli Swarovski, incollati tutti a mano da ricamatrici con mani di fata.

La cronaca mondana ha messo in risalto il bellissimo abito della Castelbarco, definita da Lina Sotis sul “Corriere della Sera” la donna più elegante della prima alla Scala, insieme a Goia Falck e Anna Crespi”, peggio vestita Barbara Palombelli, moglie di Rutelli, con abito firmato Cavalli. A Roma, nel complesso monumentale di San Salvatore in Lauro, nel maggio 2006, è avvenuto l’incontro in occasione della presentazione del libro “Le mani di Dio” di Roberto Granata.

La nobildonna era rimasta colpita dallo smoking , griffato Camaiani, indossato dalla giornalista Paola Severini nella cena che aveva dato in onore del concerto di Maazel, nella sua casa romana. Non solo, la nobildonna si è affidata alla maison sambenedettese anche per le varie mise che indosserà per le celebrazioni del 50 ° della morte del maestro, nel 2007, tra Parma, Milano, Roma e New York: convegni, tavole rotonde e concerti. Un’altra importante vetrina per lo stilista Vittorio Camaiani e la regione Marche . “ Sono rimasta subito affascinata dallo stile Camaiani- ha detto la nobildonna- estremamente raffinato, classico e moderno al tempo stesso, capi di alta sartoria impreziositi da ricami “.