I fratelli Ervis e Ardin Cela, rispettivamente di 24 e 30 anni, e Hiceni Fatos, 26, compariranno sabato prossimo davanti al gup del Tribunale ascolano.

Keci avrebbe pagato con la vita il tentativo di subentrare ai suoi assassini nel controllo del racket della prostituzione lungo la strada Bonifica, a cavallo fra le province di Ascoli Piceno e Teramo.

L'omicidio venne consumato con estrema ferocia: prima Keci fu pestato a sangue, poi i suoi aguzzini gli spararono sei colpi di pistola alla testa. Da ultimo, il cadavere fu parzialmente dato alle fiamme nel tentativo di depistare le indagini.

Ma grazie alle indagini dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Carmine Pirozzoli, i tre albanesi furono individuati in poco tempo. Ervis Cela si costituì il 30 gennaio presso la caserma dell'Arma a San Benedetto, il fratello Ardin venne bloccato il 4 febbraio presso la stazione ferroviaria di Pisa, con in mano un biglietto per la Svizzera. La fuga di Fatos si concluse l'8 febbraio ad Aldea, in Spagna, dove l'uomo finì in manette dietro un mandato di cattura europeo.