Mentre da parte di alcuni operatori culturali sambenedettesi si tentano nuove strade per ottenere a San Benedetto un'università indipendente, dall'altra sembra proprio che l'Amministrazione comunale non sia in grado di gestire i corsi di laurea che già si svolgono a San Benedetto.
L'allarme arriva da due studentesse- lavoratrici che frequentano nella nostra città il Corso di Biologia della Nutrizione dipendente dal Polo di Scienza dell'Università di Camerino, nella sede dell'ex-Gil. Alessandra Baffoni e Daniela Baroni lavorano come cuoche presso l'Asilo Nido di Via Mattei a Porto d'Ascoli.
"Sono sposata e ho tre bambini", racconta Alessandra Baffoni iscritta al primo anno. " Poter conseguire una laurea, frequentando l'Università a San Benedetto per chi, come me, deve contemporaneamente lavorare e gestire una famiglia, è, senza dubbio, un'ottima opportunità.   Invece le notizie che sono apparse in questi giorni sui giornali e confermate successivamente dal dott. Alberto Cresci, responsabile del corso di laurea dell'UNICAM, parlano di una mancata riconferma della convenzione tra il Polo di Scienze dell'Università di Camerino e l'Amministrazione Comunale. Ciò comporterà la chiusura del corso e l'obbligo per gli studenti sambenedettesi di frequentare le lezioni a Camerino".

"La situazione è paradossale", continua Daniela Baroni, al secondo anno del Corso di Biologia della nutrizione, "se si pensa che solo quest'anno ci sono state più di settanta iscrizioni. Inoltre sembra che il Sindaco Martinelli stia firmando una convenzione con l'Ateneo di Ancona per un corso di Economia e Commercio a San Benedetto. Che senso ha aprire un'altra facoltà se non si riesce a concludere quella già iniziata?"