"Senza ecstasy ragioni tu!"
| FERMO - Gli operatori della Asl di Fermo hanno incontrato i ragazzi del Liceo Annibal Caro e dell'Istituto Montani per parlare di alcool, di sostanze ricreative e del loro modo di concepire il divertimento.
Gli operatori della Ausl di Fermo (Servizio Tossicodipendenze) hanno incontrato i ragazzi del Liceo Annibal Caro e dell'Istituto tecnico Industriale Montani di Fermo per parlare di alcool,
di sostanze ricreative e del loro modo di concepire il divertimento.
Risposta entusiastica degli studenti del Liceo classico e pedagogico Annibal Caro e dell'Istituto tecnico Industriale Montani di Fermo in occasione degli incontri organizzati dalla locale Azienda Sanitaria. A partire dal gennaio scorso, infatti, gli operatori del Servizio
Tossicodipendenze hanno portato in classe "Senza Ecstasy Ragioni Tu", la campagna di prevenzione all'uso di sostanze ricreazionali (sostanze legate al mondo del divertimento).
Gli incontri hanno interessato ben 18 classi, per un totale di 316 ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni e si sono svolti all'insegna della massima interattività. Protagonisti assoluti gli
studenti, che, su sollecitazione degli operatori, hanno raccontato la loro percezione del mondo del divertimento e delle sostanze ad esso legate. Due gli strumenti principali attraverso i quali gli operatori hanno stimolato le risorse più creative dei ragazzi: il brainstorming, con cui sono state sollecitate libere associazioni mentali su mondo della notte, droga e alcool, ed il video-box, una stanza mobile con telecamera dove, non riconoscibili grazie a delle maschere, gli studenti hanno potuto parlare dell'argomento senza censure. Hanno ricevuto, inoltre, materiale informativo su ecstasy, hiv e doping e consultato www.tiketogo.it, il vivace sito della Campagna.
Questo modo assolutamente spontaneo di raccontarsi ha fornito agli operatori elementi preziosi per capire in che modo l'argomento stimoli la sfera evocativa dei giovani e sviluppare ulteriormente le tecniche di prevenzione della Campagna. Ad una prima analisi dell'equipe sono emersi alcuni dati importanti. "Più che soffermarsi sull'argomento ecstasy e altre sostanze", sottolinea un operatore del Sert, "i ragazzi hanno sviluppato molto l'aspetto alcool, rivelando di sottovalutare i rischi legati alla sua assunzione. Hanno inoltre parlato in modo
diffuso delle droghe leggere, di cui auspicano la liberalizzazione.
Contrariamente a quanto si possa pensare, inoltre, per quanto riguarda la sfera del divertimento è emersa una non centralità della discoteca, che viene collegata a volte ad idee negative".
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal personale docente. "Abbiamo avuto riscontri molto positivi dai ragazzi", osserva la professoressa Monica Borghini, responsabile Educazione alla salute del Liceo Annibal Caro, "ciò che li ha colpiti maggiormente è stato il
linguaggio degli operatori: giovane, comunicativo, molto vicino a loro e privo ti toni giudicatori. Questo li ha messi in condizione di esprimersi liberamente". Un entusiasmo confermato dalla professoressa Carla Natale dell'Istituto tecnico Industriale Montani: "Gli operatori hanno introdotto l'argomento facendo appello alla reattività dei ragazzi, al loro modo di guardare il fenomeno. Questo approccio non cattedratico ha stupito e divertito le classi".
Continua intanto la presenza degli operatori del SerT nei luoghi del divertimento. Il prossimo sabato 15 marzo infatti lo stand Spazio-Salute verrà ospitato all'interno del Palasport di Porto Sant'Elpidio, in occasione del concerto di Samuele Bersani.
Per informazioni sulla Campagna consultare www.tiketogo, scrivere a info@tiketogo.it o telefonare all'infoline del Sert formando lo 0734.625695 o il 333.1652717.
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11/03/2003
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