Chiedono il rispetto della legge e della legalità, i consiglieri comunali dell'Ulivo e di Rifondazione Comunista, dopo le ultime novità (la lettera del dirigente del Settore Attività Sociali, il dottor Roberto De Berardinis, ai presidenti delle cooperative sociali), successive al provvedimento del Collegio dei Revisori dei conti: la proposta di riesaminare le delibere sull'assegnazione dei servizi sociali, "sia in termini di competenza che d'applicazione delle normative riguardo al sistema di affidamento". Inoltre, stigmatizzano il comportamento del vice sindaco Pasqualino Piunti (assessore alle Politiche Sociali) e del sindaco Martinelli che "pur avendo avuto 3 mesi di tempo per ovviare all'anomalo iter procedurale, visto che le delibere della Giunta sono state approvate il 25 novembre 2002 e la richiesta di controllo al Collegio dei Revisori dei conti è stata presentata il 13 dicembre 2002, ora cercano di scaricare le colpe sui consiglieri dell'opposizione e sul Collegio dei Revisori dei conti, confermando l'incapacità a governare".

Come afferma l'ex assessore alle Politiche Sociali, Gabriele Franceschini, con l'avallo del capogruppo dei DS, Giovanni Gaspari e del collega di R.C., Settimio Capriotti, "il 18 agosto 2000, la gestione diretta è passata al dirigente del settore e non alla Giunta. Per questo, le colpe sono al 99 % politiche e all'1 % del dirigente". Nel contempo, le famiglie, gli utenti e i lavoratori delle cooperative sono in fibrillazione, preoccupati dello stop dei servizi sociali. "Se saranno interrotti i servizi – la conclusione degli esponenti dell'Ulivo e di R.C. – scatteranno le denuncie penali".