Notizia "strillata" o notizia pacata?
| Nella ricerca di lettori e telespettatori è necessario strillare la notizia, porgerla con titoloni accattivanti o si può usare la moderazione?
di Mimmo Minuto
Una volta c'erano gli strilloni. Piazzati nei punti strategici delle città cercavano di attirare l'attenzione dei passanti strillando, appunto, la notizia riportata a nove colonne sul quotidiano che dovevano vendere. Piano piano quella figura è andata scomparendo. Qualche anno fa si è inventata la figura del venditore di quotidiani esterna. Nei pressi delle entrate delle autostrade, nelle vicinanze dei semafori, fino a qualche anno fa, si vedevano questi improvvisati venditori proporre a grande voce il titolo del richiamo. Ora questi fenomeni non ci sono più ed allora si è cambiata strategia. Non più strilloni da strada, ma strilli diretti dallo stesso giornale, o schiamazzi incomprensibili televisivi.
Lo scopo sempre lo stesso. Attirare l'attenzione del lettore facendo titoloni a tutta pagina, o cercando l'improbabile schubb televisivo, la bomba che mai ci azzecca.
Un giornale sportivo ha fatto cambiare squadra ad una infinità di calciatori, sempre con titoloni accattivanti, ma andate a controllare per favore quanti di quei movimenti abbiano trovato conclusione. Non siamo assolutisti e non diciamo nessuno, ma siamo li vicino. E pensare che il direttore di quel giornale è un signore a modo, elegante, sempre misurato nel parlare e di una squisitezza unica. Ma dalla parola alla carta le cose cambiano. In verità è recidivo. Anche nel quotidiano da cui proviene i titoloni avevano un peso incredibile, nella misura, ma quasi mai nell' azzeccamento.
Il rovescio della medaglia è un altro quotidiano sportivo, elegante, serio, che non butta giù la polemica o il titolone per attirare il lettore e quasi mai propone cessioni impossibili. Eppure vende probabilmente anche di più.
In televisione c'è poi il caso del Processo, che ha tanti ascoltatori ai quali mi piacerebbe chiedere cosa riescono a sentire in quella bolgia di voci sovrapposte.
E mi piacerebbe chiedere anche di fare una sommaria analisi di quante bombe abbiano centrato l'obiettivo.
Anche qui c'è un rovescio. La pacatezza della trasmissione sulla Champions League di Massimo De Luca, che ha un buon pubblico, considerata l'ora in cui va in onda.
Ci sono online dei siti bellissimi da vedere, con tanti colori accattivanti, che cercano attraverso lo scintillio di sgargianti colori di colpire l'occhio dell'utente.
IlQuotidiano.it si è dato una regola. Non essere strillone. Niente quindi colori pesanti, niente caratteri colossali nei titoli e negli occhielli, niente notizie buttate li per catturare utenti, ma notizie che debbono informare senza stancare.
I numeri di questo primo mese ci confortano e, considerando che ancora mancano le rubriche (ci saranno quanto prima, con gradualità, a piccoli passi), ci fa pensare che la strada che abbiamo intrapresa possa essere quella giusta. Sta a voi, cari lettori, darci le risposte che aspettiamo e non lesinate critiche se le meritiamo. Ci aiuteranno a crescere.
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13/03/2003
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