In relazione al quesito sulla tossicodipendenza, l'amministrazione comunale in integrazione con altri servizi quali il "centro a bassa soglia" che si propone sul territorio in quanto impiego di pronta accoglienza residenziale, il "centro diurno polifunzionale" che si presenta come nucleo di ascolto, orientamento e informazione nell'area della prevenzione primaria ed infine l'unità di strada che è legata all'ottica della riduzione del danno costruendo una serie di collegamenti con l'ambiente e, in particolare, con i comuni dell'ASL n. 13, ha deciso di stipulare un protocollo operativo basato su quattro punti che corrispondono alle seguenti fasi d'intervento:
Ø Invio della persona presso i servizi;
Ø Riduzione del danno, accoglienza e prevenzione primaria;
Ø Codefinizione del programma individualizzato per il singolo e per le famiglie;
Ø Reinserimento sociale e lavorativo.
A tal proposito abbiamo ascoltato il parere dall'assessore delle politiche giovanili e servizi sociali Achille Marcucci per capire se, effettivamente, tale progetto, costato complessivamente euro 260.000, sia risultato utile.

"Il centro diurno a partire dal 2000 ha avuto una presenza di 33 soggetti di cui 30 uomini e 3 donne che hanno percorso questa ipotesi di reinserimento e di riabilitazione. - esordisce l'assessore -Il nucleo residenziale, invece, ha visto l'accesso fisico di circa 138 persone partecipanti di cui 120 di sesso maschile e 18 di quello femminile. Attualmente abbiamo rivisto un po' l'organizzazione - puntualizza Marcucci - che è stata ampliata con competenze diverse e che riguardano altri settori. La tossicodipendenza, infatti, non riguarda solamente un discorso relativo all'assunzione di droghe, ma anche sull'abuso di sostanze alimentari e alcoliche. In questa ottica, pertanto, abbiamo previsto un protocollo operativo volto a realizzare, presso le strutture di "bassa soglia" e "centro diurno polifunzionale", programmi di recupero che, unitamente al Ser. T. (servizio per le tossicodipendenze della ASL n. 13) e alla cooperativa di solidarietà "Ama-Aquilone", intendiamo privilegiare per avere un percorso completo sulle attenzioni che questa amministrazione intende porre per il futuro. Inoltre, aggiunge, è stato completato il discorso sulla prevenzione attraverso l'utilizzo di un'unità di strada che si sposterà su tutto il territorio di Ascoli Piceno e delle zone sotto il controllo dell'ASL n. 13 per vedere di individuare soggetti a rischio che possono essere in qualche modo, interessati a percorrere questa ipotesi di recupero. Il nostro scopo, conclude l'assessore Marcucci, è quello di poter riabilitare i suddetti soggetti e di fare in modo che costoro vengano reinseriti nel "tessuto sociale".
Non ci rimane, pertanto, che sperare e credere in un progetto volto al miglioramento di un problema serio che, purtroppo, si evolve di anno in anno.