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Cineforum S.B.T. Buster Keaton

| SAN BENEDETTO - Inizia il quinto ciclo con un film francese: Marie-Jo e i suoi due amori.

di Antonella Roncarolo

MARIE-JO E I SUOI DUE AMORI  (Marie-Jo et ses 2 amours), l'ultimo lavoro del regista francese Robert Guédiguian è il film proposto dal Cineforum SBT Buster Keaton al Cinema Calabresi per questa sera, martedì 4 marzo alle ore 21,30.
Il cinema francese lo sottolinea da anni: il rapporto di coppia e' quanto mai fragile e ineluttabilmente destinato alla disgregazione. Figuriamoci un trittico, con una lei e due lui: la tragedia e' inevitabile. Se si fosse trattato di un film spagnolo i tre sarebbero finiti a vivere insieme bevendo tequila e ballando salsa, invece la morte, nel film di Robert Guediguian, pare l'unico modo per dimostrare la sincerita' di un amore sdoppiato.

Il lungometraggio "Marie-Jo e i suoi due amori" affronta con originalita' la più classica delle situazioni. Prima di tutto per la caratterizzazione dei personaggi, ma anche per il loro inserimento in un contesto sociale preciso: sappiamo il lavoro che fanno, entriamo nella loro quotidianita', conservano una spiccata personalita' e non diventano mai simbolici. Marie-Jo non e' una moglie annoiata in cerca di trasgressione, secondo un certo stereotipo del triangolo erotico, ma e' una donna innamorata sinceramente di due persone che affronta il suo dissidio interiore con sensi di colpa, dettati dall'impossibilita' di vivere serenamente questa sua scissione affettiva, ma con totale liberta'.

Per una volta, quindi, non e' l'uomo che deve scegliere tra il tepore della famiglia e la passione travolgente, ma e' una donna che si completa dividendosi in due e vivendo in modo assoluto e totalizzante entrambi gli amori. Questo ribaltamento di ruoli dona verve e spigliatezza al film, con uomini in attesa di una telefonata e inclini alle lacrime. Il regista si preoccupa costantemente di non giudicare il suo personaggio e alcune situazioni e dialoghi sembrano assurdi, abituati come siamo a pensare che le cose debbano andare in un'unica direzione, la sola possibile in un mondo ancora legato a schemi rigidi e indiscutibili.
Ma Guediguian non vuole farsi porta-bandiera della coppia aperta. Quello che accade nel film riguarda solo Marie-Jo e chi le gravita intorno e lo spettatore si trova semplicemente ad essere testimone di un amore inusuale.In ogni caso, grazie anche alla generosita' degli interpreti (davvero luminosa Ariane Ascaride, moglie del regista) e ad una messa in scena schietta ed efficace, il film offre un punto di vista significativo raccontando una storia problematica con sensibilita' e intelligenza.

04/03/2003





        
  



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