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La Mezzina Civitanova Marche-Teramo può anche essere raccordo autostradale A14-A24

| ASCOLI PICENO - Intervento sull'argomento del presidente della Provincia di Ascoli Pietro Colonnella.

di Pietro Colonnella*

Cresce, a ragione, di questi tempi il dibattito sulle infrastrutture, corroborato da nuove risorse finanziarie e sostenuto da una intensa attività di relazioni e confronti che sta portando i frutti auspicati.
E' di questi giorni l'incontro del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Pietro Colonnella con l'ing. Giuseppe Calcerano, capo della Segreteria Tecnica del Ministro Lunardi. L'incontro fa seguito alla lettera aperta che il Presidente Colonnella indirizzò, nell'ottobre 2002, al Ministro per le Infrastrutture all'indomani dell'intesa Generale Quadro Governo - Regione Marche, che destinava esigue risorse al Piceno. L'incontro è servito per fare una attenta ricognizione delle problematiche evidenziate nel documento e per verificare alcune ipotesi di intervento che potrebbero entrare a far parte di una ipotizzata revisione della cosiddetta "Legge Obiettivo" che dovrebbe avvenire in sede di approvazione del DPEF, il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria propedeutico alla Legge Finanziaria 2004. La Mezzina è stata di recente finanziata per un tratto dalla Regione Marche con i fondi CIPE per 10 ml. di euro.

In tema di Mezzina l'ing. Calcerano ha dimostrato interesse verso questa importante infrastruttura anche come raccordo autostradale A14 - A 24, su un tracciato in parte complanare a quella esistente, inseribile nel piano autostrade che potrebbe così far proseguire nella provincia l'ammodernamento e la terza corsia della A14 fino al raccordo con gli interventi abruzzesi per la A24 all'altezza di Teramo - Garrufo - Castel di Lama. Un'ipotesi che ha il pregio della fattibilità, il tracciato è esistente, e della congruità dell'intervento rispetto agli interessi dei territori, alle aree dei due distretti industriali calzaturiero ed agroindustriale, ed alle possibilità di conseguire risorse attraverso il finanziamento del piano ANAS e di quello autostrade.

Per sostenere il livello tecnico, oltre che politico, del dibattito, la Provincia di Ascoli Piceno, nell'ambito del gruppo di lavoro "Infrastrutture e Reti" del Sistema Piceno che coinvolgerà complessivamente 25 laureati per la progettazione di una rete di sviluppo economico e sociale del territorio, incaricherà gli ingegneri del gruppo specifico di fare una attenta verifica delle possibilità e delle fattibilità di una tale soluzione che, con 20.000 veicoli transitanti al giorno, troverebbe, anche per la società Autostrade, il punto di pareggio dell'investimento. Sviluppo ed infrastrutture sono un binomio strategico per la crescita del territorio; un binomio che, nel tempo, si rafforza se si considera nella sua capacità di esprimere le potenzialità del Piceno non solo in termini produttivi industriali, manifatturieri, ma nelle sue potenzialità di mercato rispetto a "prodotti rinnovabili" quali l'ambiente, la cultura ed il turismo che stanno rappresentando, sempre di più, idee mercato.

E' per questo che anche il fattore tempo, come giustamente ricordato da alcuni, è essenziale e fa parte delle linee strategiche che l'Amministrazione provinciale si è data.

*Presidente della Provincia di Ascoli Piceno

16/04/2003





        
  



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