Il primo incontro sulla questione Università, dei capigruppo di maggioranza e degli  assessori, con il sindaco Domenico Martinelli, ha fatto luce sul futuro della città degli studi. Nella riunione di giovedì è stato chiarito che San Benedetto non può limitarsi ad istituire corsi distaccati di questo e quell'ateneo, ma dovrà dotarsi di una o più facoltà.  Per studiare una strategia in tale direzione, la maggioranza vuole consultare i docenti universitari rivieraschi. Intanto il Polo sarà affiancato dal prof. Crescenti.

"Si tratta -illustra l'assessore alla Cultura Bruno Gabrielli-  di un professionista di indubbie doti morali e professionali, che potrà darci consigli e suggerimenti qualificati. Il prof. Crescenti ha un notevole bagaglio di esperienze, avendo fondato la facoltà di Architettura ad Ascoli, ed ora è il rettore dell'Università di Chieti".
Il prof. Crescenti era nella rosa dei candidati alla presidenza del Cup. Al vertice di maggioranza è stato invitato a relazionare sull'organismo piceno il prof. Corrado Ruiz, ex preside della scuola media Cappella, rappresentante del Comune nel CdA del Cup. Sembra che il Consorzio stia uscendo dalle non buone condizioni economiche, e il Comune continuerà la collaborazione. Il summit di giovedì era stato chiesto dai capigruppo al sindaco "per discutere lo stato dell'arte dei rapporti con tutte le Università e il CUP, con dati e documentazione adeguati". Soddisfatti del primo rendez-vous, auspicano di "incontrare il presidente del CUP, Buonfigli, per sottoporre e far capire le esigenze del Polo Universitario". 

Sembra che il Consiglio di Facoltà dell'Università di Ancona abbia deliberato di prevedere un polo economico in Riviera per l'anno accademico 2004-2005. E come inizio non più Economia Statistica per le Imprese, bensì Economia e Commercio. A questo punto l'Amministrazione è in attesa del piano di fattibilità degli atenei di Macerata e Camerino, dopo lo scambio di vedute tra Martinelli, Gabrielli e i Rettori Febbrajo e Buti, comunque turismo e agroindustria. Per la sede non ci sono dubbi: l'Università sarà ospitata nelle palazzine Santarelli, ex Maggioni-Bitumi. L'impresa ristrutturerà l'immobile a proprie spese, mentre l'affitto sarà pagato all'80% dalla Provincia e al 20% dal Comune.