Bellezze e mostruosità
| CARASSAI - ROCCA MONTE VARMINE: uno degli angoli più affascinanti dell'entroterra.
di Giancarlo Fabiani
Un bellissimo particolare della rocca.
Il cronista che si addentra nell'entroterra ascolano, alla ricerca di mete interessanti da proporre al lettore per le prossime festività, non può fare a meno di soffermarsi, salendo da Pedaso lungo la Valdaso, anche su Rocca Monte Varmine, un antico castello in territorio di Carassai ma di proprietà del comune di Fermo. Seguendo la provinciale di Montevarmine in direzione Montalto Marche, a quattro chilometri dal centro abitato di Carassai, ci si imbatte in una costruzione imponente, sormontata da una maestosa torre merlata.
Dopo il campo sportivo comunale, sulla destra, una strada non asfaltata, in mezzo a due file di querce secolari e di cipressi, si snoda per poche centinaia di metri in salita e conduce in un ampio piazzale di fronte al maestoso castello. La posizione incantevole, proprio a cavallo delle colline tra l'Aso e il fiume Menocchia, offre una visuale senza confini. Dalla cima della torre, nelle giornate limpide di questa strana primavera, si domina l'infinita teoria di colline e di paesi dall'Abruzzo ad Ancona e l'incantevole visuale dei monti dalla Maiella al Catria con di fronte, quasi a portata di mando, la catena dei monti azzurri di leopardiana memoria, i Sibillini.
Il documento più antico, ritrovato dallo storico don Giuseppe Michetti, è del 1060 e vi si legge che due signori del tempo cedono al vescovo di Fermo Udalrico la parte di Montevarmine che era di loro proprietà. Quella che sembra più una leggenda narra che in quel castello vivesse un Innominato o un don Rodrigo, fuorilegge dalle imprese nefande, che proprio nel castello avevano il loro covo inaccessibile, dal quale partivano per depredare castelli più deboli. E' comunque certo che il castello, nel Medioevo, era una necessità e un bene sociale. Dall' alto della torre si scorge anche l'antichissima chiesa di S. Angelo in piano, nella vallata, che è facilmente raggiungibile.
Anche la Rocca ha comunque qualcosa di molto negativo da proporre: l'incuria dell'uomo e l'insana mania distruttrice, unitamente all'abbandono e alle mai chiare storie di iniziative cominciate e mai portate a termine, hanno lasciato segni evidentissimi nonostante l'ultimo restauro risalga ad appena due anni fa.
Naturalmente, la visita al castello di Rocca Montevarmine, offre anche la possibilità di gustare molte specialità locali, attiguo ristorante che non potrebbe chiamarsi diversamente se non "La Rocca".
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19/04/2003
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