E' il martedì dopo la "Pasquetta" e il casolare della famiglia Piunti  vede pian piano giungere un numero sempre più grande di amici, parenti o semplicemente conoscenti attirati da quell'ambiente insolito.
Siamo a pochi metri dalla tradizionale festa di San Francesco e anche qui a casa Piunti si festeggia con un'abbondante merenda. Gli ingredienti per un pomeriggio d'altri tempi ci sono tutti:una grande tavolata posta nell'aia circondata di fiori profumati,la pizza cotta nel vecchio forno a legna , l'affettato nostrano e il vino di produzione propria!

Sembra incredibile che solo un piccolo sentiero ci separi da questo paesaggio bucolico e da questi sapori agresti ma soprattutto che questi due semplici ingredienti rendano questa giornata così attesa.
La merenda di San Francesco è una tradizione che Federico e sua moglie Umbertina Piunti portano avanti da vent'anni; e proprio in occasione di questo anniversario lo scultore Marcello Sgattoni ha voluto omaggiare i due anziani coniugi con delle creazioni davvero originali.

Per i due ritratti sono state infatti utilizzate delle parti di tronco alla cui base sono riportate due frasi in vernacolo sambenedettese dedicategli dal loro amico Alfredo Tremaroli meglio noto come Sciabolò.

Niente meglio di questi versi possono descriverci i padroni di casa: 
"Non occorre che ve lo dico,
 il più forte è zio Federico",
 un simpatico e arzillo contadino di novant'anni.
"Ze Mbertine" de la case iè la Regine,
tutte chelle che porte io mpiazzé
la gente ce va pazze,
se pù te se mette a cucinà,
n smitte mai de magnà
perciò te deche de tutte core,
te mirete la medaia d'or.